Galciana liberata dalla banda dello spaccio In un anno almeno 1700 cessioni di droga

In manette quattro marocchini che si facevano chiamare "Il gruppo Tyson": gestivano il giro della droga nella frazione da dieci anni

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Da dieci anni gestivano lo spaccio di cocaina a Galciana. Una famiglia intera, che faceva capo a un marocchino soprannominato Tyson. Avevano occupato abusivamente – chissà da quanti anni – una casa popolare di proprietà del Comune in via Cava e da lì organizzavano il fiorente giro che aveva permesso ad altri familiari in Marocco di comprare case, terreni, negozi e di investire denaro in attività imprenditoriali nel settore del turismo. Un giro di spaccio che richiamava clienti non solo da Prato ma anche dalle vicine Firenze e Pistoia. "Abbiamo roba buona". Bastavano queste poche parole inviate tramite messaggi sms ai clienti per attirare a Galciana consumatori di ogni tipo: giovani e meno giovani (non risultano minorenni fra i clienti), di ogni estrazione sociale e con lavori dei più disparati. Le cessioni accertate sono state quasi 1700 in un anno.

Il tutto non era passato inosservato agli attenti residenti della frazione che, da tempo, si lamentavano per quegli affari loschi che si svolgevano sotto i loro occhi. Le lamentele si sono moltiplicate fino a diventare proteste, segnalazioni, esposti. E ieri è arrivata la prima risposta. I carabinieri del Nucleo Operativo e Investigativo hanno eseguito quattro misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti marocchini di 38, 34, 28 e 27 anni, tutti imparentati fra di loro, e chiamati il "gruppo Tyson" dal soprannome del capo banda, accusati aver gestito il giro dello spaccio per almeno dieci anni nella frazione di Galciana. Le indagini dei carabinieri sono partite un anno fa ma anziché fermarsi ai singoli episodi – che non avrebbero permesso di contestare la fattispecie di reato più grave, ossia il primo comma – hanno osservato, intercettato e pedinato i quattro marocchini riuscendo a mettere insieme e accertare 1665 episodi di spaccio per un quantitativo di stupefacente stimato in circa 1,700 chili e per un giro d’affari valutato in 77.000 euro.

Gli arresti sono scattati ieri mattina insieme alle perquisizioni nell’abitazione di via Cava, eseguite in collaborazione con il Nucleo Cinofili dei carabinieri di Firenze. Nell’abitazione i militari dell’Arma hanno trovato un panetto da 84 grammi di hashish e 4.550 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Droga e soldi sono stati sequestrati. Gli arrestati sono ora rinchiusi alla Dogaia, mentre un quinto marocchino, per cui è stata emessa la misura cautelare, non è stato ancora rintracciato.

L’attività investigativa partita un anno fa, ha preso le mosse dall’arresto di un marocchino di 40 anni fermato nel dicembre del 2020, sempre a Galciana, con 20 grammi di cocaina e due etti di hashish. Tra gennaio e febbraio dell’anno successivo, furono arrestati altri cinque connazionali e vennero sequestrati quasi 800 grammi di cocaina. Ricostruendo la filiera dello spaccio, i carabinieri sono arrivati al gruppo Tyson che, come hanno poi evidenziato le indagini, gestiva il mercato di Galciana da tempo. I carabinieri eseguiranno ulteriori indagini per capire da dove la banda si rifornisse della droga. Con l’arresto dei quattro spacciatori è stata liberata anche la casa di via Cava che ieri è stata restituita al Comune, legittimo proprietario.

Laura Natoli