Dagomari in emergenza. Maxi cantiere e iscritti. Anche la Stella d’Italia adesso non basta più

La scuola di via Reggiana al centro di un’opera di riqualificazione da oltre 5 milioni di euro finanziati con il Pnrr: sistemare gli alunni è un vero rompicapo. La dirigente: "Cresciamo di anno in anno".

Che non sarebbero stati anni facili per Dagomari, alle prese con il maxi cantiere per la messa in sicurezza dell’edificio di San Giusto, si era capito fin dall’inizio. Adesso però a creare qualche grattacapo in più ci sono anche le numerose iscrizioni, tanto che le tante matricole, unite ai lavori del Pnrr, rischiano di creare un corto circuito di spazi. La scuola del polo di via Reggiana ha chiuso con un boom di preferenze (almeno due le sezioni in più che saranno formate a settembre) che però mal si sposa con i maxi lavori in atto. L’importante opera di riqualificazione, che coinvolge tre blocchi dell’edificio, prevede il miglioramento delle condizioni di sicurezza della struttura grazie a un’intensa azione di manutenzione straordinaria.

L’Istituto Dagomari, come spiegato dal progettista responsabile, l’ingegnere Paolo Spinelli, è tra le prime scuole in Italia a mettere in atto un intervento di questo tipo. Un progetto per un investimento complessivo di oltre 5,2 milioni di euro, che è stato reso possibile grazie ai finanziamenti del Pnrr per 3,9. La consegna del primo lotto di lavori, iniziati nel mese di giugno, è avvenuta a dicembre. Gli interventi del primo lotto hanno coinvolto circa 30 aule mentre l’avvio dei lavori per la seconda tranche è fissato per la primavera, con conclusione prevista per il mese di settembre 2024. Lunedì invece inizieranno quelli di adeguamento sismico della palestra dell’istituto per un investimento di un milione e 125mila euro. Un doppio cantiere per la scuola che ospita 1600 alunni. Il piano messo in campo per effettuare i lavori del primo lotto prevedeva una parte di alunni dirottati alla Stella d’Italia, in grado di ospitare dieci classi mentre altre tre erano state cedute dalla vicina scuola Datini proprio per far fronte all’emergenza: un piano organizzativo che non potrà essere replicato.

Il Datini a settembre non potrà più garantire le aule visto che anche l’alberghiero della dirigente Francesca Zannoni ha avuto un incremento di iscrizioni. Lo scarto per settembre quindi è di almeno sei aule che mancheranno all’appello solo per il Dagomari. E da lunedì inizierà la rotazione delle classi per svolgere educazione fisica visto che anche la palestra sarà off limits almeno fino a giugno.

"Stiamo aspettando di incontrare la Provincia per capire quali soluzioni sarà possibile adottare – spiega la dirigente del Dagomari Claudia Del Pace –. La scuola di anno in anno sta crescendo come numero di iscritti e di questo sono molto felice. È un dato sul quale è necessario riflettere in modo stabile non con soluzioni di corto respiro. Inoltre riuscire a garantire il funzionamento di un istituto con un cantiere così importante in corso è davvero complicato". Ed è così che a settembre anche la soluzione Stella d’Italia non basterà più.

Silvia Bini