Una casa per ragazzi con autismo, "chance di inclusione e autonomia"

In viale Piave a Prato, nello stabile di proprietà dalla Diocesi, apre il centro diurno destinato ad accoglie re 20 adulti. La gestione è affidata all’Opera Santa Rita. "Un grande passo avanti nei percorsi di salute mentale"

Una operatrice insieme ad un ragazzo ospite del centro di viale Piave impegnati in lavoretti

Una operatrice insieme ad un ragazzo ospite del centro di viale Piave impegnati in lavoretti

Prato, 30 aprile 2024 – C’è l’aula laboratorio dove i ragazzi sono impegnati a creare opere in ceramica, c’è la cucina, la sala pranzo dove a mezzogiorno si inizia ad apparecchiare la tavola, c’è la stanza emozionale con puff per riposarsi e ricaricare le batterie. Le stanze sono luminose, le porte e gli scaffali sono colorati rosa, glicine, giallo, azzurro ma soprattutto c’è tanta serenità. In viale Piave, accanto all’oratorio di Sant’Anna, giovedì 2 maggio sarà inaugurato il nuovo centro diurno per persone con autismo.

La struttura, gestita dalla Fondazione Opera Santa Rita in stretta collaborazione con l’Asl, è destinata ad accogliere venti persone. Aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 fino alle 16,30 offre un servizio di assistenza e percorsi di riabilitazione studiati sulle singole necessità. Dei venti posti a disposizione la convenzione con L’Asl Toscana Centro prevede 9 posti.

La convenzione prevede percorsi di riabilitazione e cura per persone adulte, comunque di giovane età con autismo in carico alla salute mentale di Prato, che possono essere accolti dopo valutazione congiunta con gli operatori del centro. Ogni utente – seguito da una equipe multidisciplinare - segue un percorso riabilitativo individuale e personalizzato, che prevede anche attività in gruppo. L’obiettivo è la creazione di percorsi riabilitativi per l’integrazione e l’autonomia per arrivare a percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

"Si tratta di un centro molto importante per noi che lavoriamo sul tema della salute mentale, perché apre la possibilità di avviare percorsi riabilitativi e assistenziali multi professionali per le persone autistiche adulte. Siamo convinti che avrà centralità per tutta l’area di riferimento della nostra azienda sanitaria, per questo vogliamo portarlo avanti in stretta collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita", spiega Giuseppe Cardamone, direttore dell’Unità funzionale complessa salute mentale adulti di Prato.

"Abbiamo cominciato nel 1990 con il centro Politano in via Bisori e adesso siamo arrivati alla quinta struttura dedicata a persone con autismo – dice la presidente della Fondazione Opera Santa Rita, Renza Sanesi – le attività che si svolgono nel centro sono destinate a migliorare le autonomie di ogni singolo utente, a fare percorsi di integrazione. Trovandoci all’interno degli spazi dell’oratorio di Sant’Anna la speranza è che, proprio in ottica di un percorso di integrazione, i nostri utenti possano giocare ed interagire con i ragazzi che frequentano l’oratorio".

La struttura infatti è accanto all’oratorio che nei mesi estivi accoglie fino a 200 ragazzi, un vero toccasana quando si parla di inclusione sociale. Il percorso riabilitativo che viene offerto nel centro di proprietà della Diocesi appena ristrutturato grazie ad un importante investimento economico della Fondazione Opera Santa Rita, è semiresidenziale e comprende una serie di attività finalizzate all’inclusione degli ospiti nel contesto sociale.

“Il centro che si sta per inaugurare testimonia l’impegno e la grande collaborazione tra il servizio pubblico di Prato e il privato sociale – aggiunge il direttore della salute mentale Francesco Raimondi -. Consideriamo di creare qui un centro di eccellenza in cui i ragazzi, in continuità con quello che già viene fatto al centro Politano, avranno la possibilità di effettuare percorsi riabilitativi specifici e personalizzati ispirati alle migliori pratiche".

Silvia Bini