Multata per avere inviato il messaggio per il biglietto elettronico con 30 secondi di ritardo rispetto al momento in cui è salita a bordo del bus. O almeno, così dice lei. E’ la storia di Silvia Cintolesi, 38 anni, abituale utente della linea Lam Prato-Comeana. Che
è salita sull’autobus in piazza Europa e dopo pochi istanti ha inviato un messaggio per richiedere il biglietto digitale.
Il caso ha però voluto che i controllori siano saliti subito dopo sul mezzo,
in viale Vittorio Veneto all’altezza dell’incrocio con piazza San Marco.
Quando i verificatori hanno chiesto il biglietto a Cintolesi, la risposta dal sistema automatico della bigliettazione digitale non era ancora arrivata
e così è scattata la multa. "Quello che è accaduto è una ingiustizia", accusa Cintolesi che ha già presentato ricorso contro la multa. "Stava piovendo e ho preso il bus al volo,
il tempo di sedermi e ho mandato il messaggio
al sistema digitale.
Subito dopo sono saliti
i controllori e mi hanno chiesto il biglietto.
Gli ho spiegato che mi ero appena seduta
e che stavo aspettando la risposta dal sistema, ma loro non ne hanno voluto sapere, sostenevano
che io avessi mandato
il messaggio solo dopo averli visti salire sul mezzo e che quindi la mia intenzione era quella
di viaggiare gratis".
La beffa per Cintolesi
è stata quindi quella di avere pagato il biglietto, ma di ritrovarsi pure con la multa, perché subito dopo avere ricevuto
il verbale è arrivata pure la risposta positiva
del sistema di Autolinee Toscane con annesso biglietto digitale.
A provare a fare chiarezza è lo stesso gestore del tpl. "A bordo si sale solo con il biglietto. La richiesta
di biglietto digitale va mandata quando si è ancora a terra in attesa del bus. Un minimo
di tolleranza c’è,
ma le regole sono chiare
e devono essere rispettate".
Sdb