Un nuovo striscione per chiedere sicurezza idrogeologica. è spuntato a Oste, una delle frazioni più danneggiate dalla piena non solo di novembre: affisso ad un balcone il lenzuolo con la scritta "meno cemento, più casse d’espansione". Dopo l’assemblea di Oste e il consiglio comunale aperto della scorsa settimana sul tema del rischio idraulico, i cittadini continuano a chiedere più interventi. A Oste è in corso la pulizia delle caditoie oltre ad uno studio a tutto tondo per risolvere i problemi di allagamenti che puntualmente si verificano quando piove nella frazione. Per lo studio serviranno sei mesi e per gli interventi servono finanziamenti. A Bagnolo invece si attende il via libera della Regione per la pulizia e la messa in sicurezza del bacino di Montachiello oltre a interventi di pulizia del corso d’acqua.
"Siamo a chiedere una immediata ripulitura di tutte le pescaie e bozzi presenti lungo il corso del fiume per far si che una nuova bomba di acqua che prenderebbe una velocità spaventosa senza freni faccia danno alla popolazione - dice Rolando Valdiserri membro del Comitato di Bagnolo per l’alluvione - Una dragatura del fiume perlomeno nei punti critici dove il letto è più stretto e la portata è minore asportando il materiale in eccesso".
Sempre il comitato di Bagnolo insieme ai cittadini feriti dall’ondata di piena nella notte tra il 2 e il 3 novembre hanno organizzato una fiaccolata in ricordo delle due vittime dell’alluvione: l’appuntamento è il 2 novembre alle 18,30 in piazza Bini "per ricordare chi ha perso la vita a causa della furia dell’acqua e chiedere sicurezza del territorio". Il corteo si muoverà verso via Riva con arrivo in via Garda. Parteciperà don Gildas. Intanto durante l’ultimo consiglio comunale aperto il sindaco Calamai era tornato a parlare di risorse: "Se non si mettono i fondi necessari per attuare gli interventi strutturali che servono per la messa in sicurezza del territorio, le soluzioni non si trovano", ha detto. "Per avere risposte per il nostro territorio serve unità e un lavoro congiunto, affinché arrivino i lavori strutturali che servono. Invece, se l’obiettivo è un altro, creare tensioni, dare addosso o creare situazioni di difficoltà inutili, vuol dire che qualcuno vuole perseguire altri obiettivi. Per questo chiedo la collaborazione di tutti per il bene di Montemurlo".
Silvia Bini