Zini: "Ora nessun capogiro per la classifica"

Anche dai piccoli gesti (che poi tanto piccoli non sono perché densi di significato) si capisce quanto sia unito e compatto il clima che regna all’interno di questo Pontedera delle meraviglie. Alla fine del derby vinto contro il Montevarchi, Massimiliano Canzi ha voluto lasciare la scena delle interviste post partita al suo vice, Daniele Zini. Il quale, sfoggiando un sorriso largo così, è entrato subito nel vivo del match: "Bisogna fare i complimenti ai ragazzi perché sapevamo che il Montevarchi poteva darci fastidio da subito e l’approccio alla gara è stato positivo. Siamo venuti col massimo rispetto, cercando di giocare il nostro calcio. Nell’intervallo, pur vincendo 2-0, sapevamo che non avevamo combinato niente e immaginavamo che ci sarebbe stata la reazione del Montevarchi, perché non potevamo pensare che in una partita di calcio ci sia una squadra sola. Siamo stati bravi e fortunati sul rigore parato da Stancampiano. Non sta a me giudicare se la concessione è stata generosa o meno, però poteva essere un episodio che poteva cambiare la partita. Da lì comunque si è ripreso fiducia, anche se sul gol del Montevarchi si poteva fare di più, pur riconoscendo che era un periodo in cui i nostri avversari avevano ripreso le redini dell’incontro in mano".

Nonostante questo importante successo che vale il quinto posto (ma Zini in quel momento non poteva saperlo perché ci sono ancora 4 gare da giocare) i piedi restano per terra: "Questa vittoria non ci deve distogliere dal nostro percorso e soprattutto non deve snaturare la nostra identità. Sappiamo come siamo arrivati qua e dobbiamo continuare su quella strada senza farci prendere da capogiri di classifica. Il primo obiettivo è che questo gruppo si renda conto delle potenzialità che possiede. L’altro è, attraverso il nostro gioco, riavvicinare le persone di Pontedera a questa squadra, cercando di aumentare le presenze. Riguardo invece alla classifica abbiamo come obiettivo i 40 punti". A due giornate dalla fine del girone di andata ne restano solo dieci…

Stefano Lemmi