Società granata al lavoro "Riequilibrare l’assetto"

Pontedera, il commento di Piero Ducci per infondere serenità nell’ambiente "Abbiamo perso Shiba e Benedetti che invece pensavamo di poter confermare" .

Serenità ed ottimismo. E’ quanto va spargendo riguardo alle vicende societarie Piero Ducci, che pur non occupando ruoli ufficiali nel club è sempre più uomo di riferimento per il Pontedera. "Stiamo lavorando – rassicura - per riequilibrare l’assetto societario e compattare il territorio con persone affidabili e capaci, non trascurando affatto chi c’è stato finora e ha dato il proprio contributo. Ovviamente dopo un campionato del genere sarà impossibile pensare di ripeterci, ma non per questo ci fasciamo la testa prima: affronteremo la nuova annata tenendo sempre presente il rispetto dei conti economici, oggi fondamentali, e il primo risultato sportivo possibile. La politica dei giovani, quest’anno validissima sia sotto il piano sportivo che dei resoconti economici, sarà il leit motiv anche della prossima stagione. Rimanendo oltretutto la base solida dei giocatori esperti che hanno ben fatto quest’anno e meritevoli della conferma". Sull’argomento però Ducci non può trattenere un’amara considerazione: "Abbiamo perso Shiba e Benedetti che invece pensavamo di poter confermare data la fiducia loro concessa durante la stagione. Abbiamo proposto anche condizioni… intelligenti per il rinnovo e per l’eventuale cessione (clausola rescissoria simbolica, ndr) ma nessuno dei due ci ha risposto in maniera positiva. Probabilmente non si finisce mai di imparare, ma è evidente che nel calcio non c’è riconoscenza".

Poi sulla prossima stagione: "Si sta lavorando a fari spenti valutando le situazioni che possono essere obiettivo del Pontedera. Comunque la costruzione del telaio è in mano ad un ingegnere capace che è il direttore sportivo Zocchi". Sulle voci che lo vorrebbero futuro presidente, Ducci sorridendo replica così: "Piero Gradassi, baluardo e decano del Pontedera mi prende sempre in giro per il fatto che debba assumere la carica presidenziale al suo posto. Ma io so fare a malapena il dirigente e il solo pensiero di diventare presidente mi fa stare male...". Infine sul suo futuro in granata: "Sono legato da amicizia trentennale a Navarra, ho apprezzato l’aspetto di questa città, ma ogni considerazione andrà fatta al momento opportuno. Parlarne oggi è prematuro, ma sicuramente il progetto-Pontedera non lo abbandonerò".

Stefano Lemmi

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