Granata Il grande rimpasto delle quote

Riunione dei soci per definire il Pontedera che verrà. Ingresso di nuovi nomi. Al via la raccolta di alimenti e vestiario per gli alluvionati

Nuovi ingressi e riduzione della "pontederesità" che ha contraddistinto la composizione della società dalla sua rinascita, nel 2010. Dall’assemblea dei soci tenutasi lunedì sera sembra che siano uscite decisioni importanti (il condizionale è ancora d’obbligo, non ci sono infatti dichiarazioni ufficiali) che porterebbero ad un rimpasto delle quote del Pontedera. Movimenti che si renderebbero necessari per tamponare la situazione di passivo esistente e sistemare il bilancio in tempi rapidi, visto che già il 31 maggio ci sono da fornire delle garanzie e che il 20 giugno scade la presentazione della domanda per l’iscrizione al campionato di Serie C 2023-24. Oltre alla programmazione della stagione dal punto di vista degli impegni agonistici. Così ieri mattina, a quanto pare, erano già intavolate trattative che avrebbero portato alla cessione del 40% delle quote. Un 20% sarebbe stato equamente acquisito da un paio di imprenditori locali, con attività nella provincia di Pisa.

Un altro 20% di quote sarebbe invece stato destinato ad un gruppo di tre imprenditori milanesi, rappresentati dall’avvocato Emiliano Nitti, già presidente della Pro Patria nella stagione 2015-16, terminata con la retrocessione in Serie D, e del Cuneo in quella 2018-19, chiusa anch’essa con una retrocessione nei dilettanti e il successivo fallimento. Nel 2020 invece Nitti, che quindi non sembrerebbe interessato al Pontedera in prima persona, aveva svolto funzioni di consulente per la Banca Cerea nella trattativa per l’acquisto del Livorno, un affare, poi finito nel nulla, nel quale era coinvolto anche Rosettano Navarra, il socio che al momento possiede le quote più alte nel Pontedera, ossia il 41%. E’ ovvio che se c’è chi vuol acquistare, dall’altra parte deve esserci chi è disposto a cedere (le quote). Considerando che Valdera Acque si terrebbe il suo 15%, Navarra il già ricordato 41% e i nuovi entrati che si accollerebbero un altro 40%, della fetta rimarrebbe disponibile solo il 4%. A disposizione quindi di Piero Gradassi (che ora ha il 5% ), Vito Consoloni (5%), Marcello Pantani (5%), Stefano Lucchesi (4%), Simone di Bella (4,5%), Paolo Pastacaldi (2,5%), Emilio Montagnani (2,5%), Maurizio Pantani (2%), Emiliano Branca (2%) e Stefano Puccioni (1%). Intanto il sindaco Franconi ha invitato i cittadini a portare alimenti e vestiario alla sede dell’Oltrera, da dove gli ultras granata della gradina nord Diego Savelli partiranno per consegnarli agli alluvionati dell’Emilia Romagna.

Stefano Lemmi

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