"Sanità-caos. Ma ringrazio chi mi ha curato"

Mauro Pistolesi denuncia le ingiustizie del sistema sanitario italiano, con liste di attesa che arrivano a superare un anno. Pistolesi chiama alla mobilitazione popolare per la difesa dei servizi sanitari, ringraziando il personale sanitario per l'impegno e la professionalità.

"Sanità-caos. Ma ringrazio chi mi ha curato"

"Sanità-caos. Ma ringrazio chi mi ha curato"

Mauro Pistolesi e le sue 92 primavere. Tempra da vendere per lo storico presidente dell’Auser Fornacette che mette in luce le ingiustizie di un sistema, quello sanitario, dove per fare un esame diagnostico i tempi diventano biblici. La sua, è una lettera-denuncia che mette in fila i guai sanitari che hanno riverberi importanti sulla vita quotidiana dei cittadini. Vedi il guaio delle liste di attesa che arrivano a viaggiare su linee temporali lunghe anche un anno. "La Regione Toscana era considerata un esempio di eccellenza per i suoi servizi e strutture - Purtroppo non è più così - è la constatazione del pensionato che vive a Fornacette - continui tagli alla spesa sanitaria hanno determinato liste di attesa che vanno oltre un anno per visite specialistiche, Tac, risonanze magnetiche, ecocolordoppler ed altro ancora. Ciò costringe molte persone a non curarsi. Critica è la situazione di molti anziani. Un quadro che diventa allarmante per i non autosufficienti. Dobbiamo richiedere con forza il diritto a curarsi. Senza una mobilitazione popolare la sanità pubblica non si salva". Pistolesi chiama dunque alla battaglia per la difesa dei servizi sanitari, non dimenticando lo sforzo continuo del personale sanitario. "Sebbene quanto premesso, voglio ringraziare il personale del servizio sanitario nazionale che nonostante le difficoltà, continua ad assistere i pazienti con professionalità e umanità. Ne ho avuto un ottimo esempio anche personalmente in questi mesi in cui, su iniziativa del mio medico curante, sono stato assistito a domicilio da alcuni infermieri del distretto di Bientina. Per il lavoro rivolto alla mia persona, anche con gentilezza ed empatia, va loro un grande ringraziamento e tanto affetto".