
La giuria presieduta da Marino Sinibaldi assegnerà il Premio Vero alla saggistica. Quattro finalisti in gara.
Tutto pronto per l’atto finale del Premio Vero. Un riconoscimento voluto dall’amministrazione comunale e istituito dalla Fondazione Peccioliper in collaborazione con Il Post.
Oggi, a partire dalle 12 al Palazzo Senza Tempo, nel cuore delle iniziative di "A Natale libri per te", la giuria presieduta da Marino Sinibaldi e composta da Giovanni Volpi, Fabrizio Franceschini, Luca Sofri e Ludovica Lugli, assegnerà il Premio Vero. Un riconoscimento che vuole accendere un faro sul genere della saggistica, in tutte le sue declinazioni: giornalistico, divulgativo, biografico, purché esterno alla narrativa.
Una qualifica promossa dal Centro per il libro e la lettura, organo del Ministero per i Beni Culturali, d’intesa con l’Anci. Al Palazzo Senza Tempo, dunque, l’atto finale che, tra i quattro autori finalisti, assegnerà il Premio Vero.
Paolo Pecere sarà tra questi con il suo "Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra", edito da Sellerio. In corsa per la vittoria anche Valentina Furlanetto con "Cento giorni che non torno. Storie di pazzia, di ribellione e di libertà" edito da Laterza. A completare il quartetto di finalisti ci saranno anche Tommaso Munari con "L’Italia dei libri" edito da Einaudi e Concetto Vecchio con "Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi" edito da Utet.
Questi sono gli autori che hanno superato anche la fase finale nella quale erano rimasti in corsa sedici libri candidati dal consiglio direttivo: i migliori volumi giornalistici e divulgativi pubblicati in Italia nell’ultimo anno.
Sono state venti librerie indipendenti, sparse equamente nel territorio italiano, a votare e decidere chi meritasse di entrare nella short list dei quattro finalisti.