"Ci sono case popolari vuote in attesa di lavori". L’Unione inquilini punta il dito sulla giunta

Tensione tra Comune di Santa Croce e Unione Inquilini del Valdarno per 40 alloggi popolari vuoti. L'Unione chiede risposte sulla ristrutturazione, minaccia azioni legali se non ottenute entro dieci giorni.

Tensione fra Copmune di Santa Croce e Unione Inquilini del valdarno. Il tema è la casa. "Nello statuto del Comune di Santa Croce è previsto che sia possibile da parte di un cittadino di inviare alla giunta comunale una istanza avente oggetto questioni di carattere generale. Ed entro trenta giorni la giunta deve rispondere". Ma cosa succede?

"Nel comune di Santa Croce ci sono almeno 40 alloggi ERP (case popolari) vuote perché necessitanti di lavori di ristrutturazione – dice l’avvocato Luca Scarselli, presidente dell’Unione Inquilini –: nel settembre 2023 avevamo inviato una richiesta in cui chiedevamo all’esecutivo comunale di destinare fondi o finanziamenti appositi per ristrutturare tutti i 40 alloggi necessitanti lavori, e in generale l’autorecupero degli alloggi Erp e infine accelerare le opere. Nel novembre scorso avevamo sollecitato risposta ma, ad oggi, a distanza di mesi non abbiamo ancora ricevuto risposta alcuna".

"Evidenziamo che, da una parte, la questione di decine di alloggi popolari vuoti è certamente di particolare importanza, vista anche la situazione economica drammatica, e, dall’altra parte, uno statuto comunale prevede i diritti politici dei singoli cittadini, certamente lesi dalla giunta – conclude il legale –. Così, vista l’importanza della questione e il fatto che i diritti politici dei cittadini vanno sempre difesi abbiamo diffidato, a tutti gli effetti di legge, la giunta comunale a rispondere alla richiesta presentata. Se non riceveremo entro dieci giorni risposta valuteremmo le azioni da intraprendere nelle sedi competenti".