LUIGI CAROPPO
Politica
Editoriale

Sveglia partiti, siete già ai supplementari

Verso le amministrative

Verso le amministrative

Firenze, 3 dicembre 2023 – Peccato, anche stavolta è stata persa un’occasione. In vista delle elezioni amministrative del prossimo anno sarebbe stato necessario cambiare il copione. E invece anche per la prossima tornata elettorale lo scenario sarà sempre lo stesso: prima i partiti si azzuffano al loro interno e con i compagni di coalizione per trovare il nome giusto, poi s’inizia a parlare, quando ormai siamo già abbondantemente ai tempi supplementari, di programmi e proposte. Non lamentiamoci, però, se poi l’astensionismo cresce a ogni appuntamento con il voto, non tiriamo fuori il solito ritornello della distanza tra il Palazzo della politica e la gente, i cittadini, coloro che devono fare i conti con l’inflazione e la sanità pubblica in crisi. Anche stavolta da una parte all’altra (essenzialmente le due coalizioni di centrosinistra e centrodestra) lo spettacolo è stato sempre lo stesso: si cerca un’intesa su un nome.

Quindi prima la ricerca, il casting, la condivisione e la quadra da trovare. Soprattutto. Non va bene così, perché a Firenze, come a Prato e Livorno, a Piombino e in altri centinaia di Comuni al voto si vorrebbe sapere prima che idea di sviluppo e di tenuta sociale ha quel partito o quell’altra alleanza. Insomma, tutti gli appelli sono caduti nel vuoto. A Firenze l’operazione del Pd in corso sta portando in prima fila l’assessora Sara Funaro, contemporaneamente le primarie sono state disinnescate nonostante abbiano inciso il dna del Pd; a Prato il sondaggio dem (commissionato dal Nazareno si badi bene) ha scosso il sabato (a sorpresa c’è anche il nome di Cristina Manetti, la più popolare sarebbe Ilaria Bugetti) ma ha anche regalato sorrisi (netto sarebbe il distacco dal centrodestra ma molti sono gli indecisi). E il centrodestra? Baruffe tra gli alleati. Fratelli d’Italia su Firenze ha spinto forte sul direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt, dubbiosi Lega e Forza Italia (ma il nome sarà quello); a Prato FdI vorrebbe forzare la mano, ma la carta Giorgio Silli (sottosegretario, partito totiano) resta la migliore.

Nomi, nomi e ancora nomi. E il partito dell’astensione vola: è realtà, non un sondaggio.