Niente sottosegretari, la rabbia del Pd toscano. Nardella: "E' una vendetta contro Renzi?"

Nell'elenco dei sottosegretari e viceministri del governo Conte non c'è nessun esponente del Partito Democratico della Toscana

Dario Nardella

Dario Nardella

Firenze, 13 settembre 2019 - «Se questa esautorazione è una vendetta contro la vecchia maggioranza del partito o contro Renzi lo si dica con chiarezza altrimenti sia dia una spiegazione seria e politica di questa decisione. Ho sostenuto questo progetto di governo e continuerò a farlo ma mentirei se dicessi che non sono profondamente deluso e costernato». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando ancora l'assenza, nell'elenco di sottosegretari e viceministri, di esponenti toscani del Pd.

«La questione - ha continuato - mi sembra molto seria, serissima. E' inconcepibile e assurdo che il Pd tenga fuori da questo governo la regione in assoluto che ha dato più voti e più consenso a questo partito con il capoluogo Firenze dove si è toccato il record di voti nelle ultime elezioni. Non solo è un peccato tenere fuori la Toscana democratica da questo governo ma credo che sia anche un errore clamoroso che rischia di far vedere le peggiori conseguenze da qui ai prossimi mesi».

La delusione nel Pd toscano è evidente: alla vigilia, in effetti, erano entrati nel toto sottosegretario diversi nomi: Antonello Giacomelli al ministero dello Sviluppo (per lui è stata ipotizzata anche la presidenza dell'Agcom), l'ex deputato Federico Gelli e l'assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi. Due nomine queste ultime che sarebbero state funzionali a togliere parecchie castagne dal fuoco in vista della scelta del candidato alla presidenza della Regione in vista delle elezioni del 2020. E a caldo su Facebook arriva lo sfogo del capogruppo in Consiglio regionale del Pd, Leonardo Marras: "Non mi piace commentare la politica nazionale, sebbene- scrive sul social- in molti lo facciano quotidianamente dando quasi l'impressione di essere influenti". In realtà, riconosce, "dal livello dove siamo noi, non si può incidere su quelle scelte ed è giusto che chi guida abbia tutta l'autonomia e la responsabilità di compierle. In altre parole, non contiamo nulla ma è giusto cosi'". Dall'elenco di ministri e sottosegretari, aggiunge, "emerge che nessun toscano del Partito Democratico fa parte del governo appena formato. Eppure il Pd in Toscana ha registrato il miglior risultato nazionale anche alle ultime europee, ed è l'organizzazione regionale più importante d'Italia". Dunque, conclude, "siamo ufficialmente in purga. Non ci volevo credere, ma è cosi'".