PAOLA FICHERA
Politica

Il Pd e le elezioni regionali, Bonafé: «Io governatrice? No grazie»

La segretaria spegne i rumors sulla corsa alla poltrona del governo toscano. Giani e Saccardi: ‘Primarie’

Simona Bonafè

Firenze, 31 luglio 2019 - «Sgombriamo subito il campo, visto che il mio nome è stato tirato in ballo anche più volte a sproposito: non nego che in queste settimane in molti nel Pd, ma anche fuori dal partito, mi hanno chiesto di pensarci. Ma lo dico subito, non intendo candidarmi alla presidenza della Regione Toscana».

Simona Bonafè, europarlamentare e segretaria regionale del Pd. L’annuncio arriva via etere. E’ durante un’intervista a Lady Radio che Bonafè sceglie di rimettere i puntini sulle ‘i’. E l’eco si fa subito sentire. «L’ho detto chiaramente, per un motivo molto semplice. Sono stata votata da 170mila persone – tiene a precisare – e sento il peso della responsabilità di non tradire la fiducia di chi mi ha dato un mandato per andare in Europa. Non posso, a soli due mesi dall’elezione, venire qui e dire mi sono sbagliata, voglio fare altro».

E’ una presa di posizione netta e in controtendenza. La segretaria Bonafè ha deciso di tirarsi fuori dalla mischia. Il mucchio di candidati all’orizzonte non la affascina – si capisce bene – così indica netta la via da seguire. Il nome del candidato alla presidenza? «Lo sceglieremo insieme». Sì, anche con le primarie che – sottolinea – «non ho mai escluso». Per lei il percorso politico da seguire in realtà è già chiaro: «Ci sarà una direzione agli inizi di settembre, perché queste decisioni non le prende da solo il segretario. E in quella sede decideremo che metodo darci. Sono la prima a dire che dobbiamo trovare la quadra su una candidatura, ma non ho mai scartato l’ipotesi delle primarie».

E l’avvertimento successivo è d’obbligo: «Le primarie, se le facciamo con intelligenza, possono fare bene, se diventano una conta – aggiunge – è evidente che non aiutano». Ieri intanto la segreteria regionale è stata impegnata per tutta la giornata per incontrare i possibili alleati della coalizione che verrà. Quella che il Pd vorrebbe riuscire a costruire proprio in vista dell’appuntamento con le elezioni regionali della primavera 2020.

I tempi stringono: se le primarie dovessero esserci a ottobre, i possibili alleati di coalizione devono essere in grado di partecipare. Per ora solo incontri interlocutori, ma nella sede di via Forlanini si sono visti esponenti di movimenti, schieramenti di sinistra, anche i moderati di Gabriele Toccafondi e i socialisti. Pronto alla risposta il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani (che ha già incassato il sostegno di Matteo Renzi): «Quelle di Bonafè mi sembrano dichiarazioni molto responsabili, espressione di una personalità di assoluto equilibrio e grande significato. Da segretaria regionale può esercitare l’importantissimo ruolo di arbitro per quello che sarà il processo che porta alla designazione del candidato presidente del Pd e della coalizione di centrosinistra». E l’occasione gli è utile anche per fissare il primo paletto sul calendario: «Dobbiamo pensare a delle primarie aperte, non solo del Pd. E’ molto importante che il 10 settembre, com’è previsto dal regolamento, sia insediata la commissione per le primarie». Sul fronte delle candidature alle primarie è pronta a scendere in campo anche l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi.