
Simona Bonafè
Firenze, 23 luglio 2022 - Il messaggio che è arrivato dal Nazareno in Toscana è fin troppo chiaro. «Voglio vedere candidati con gli occhi della tigre, in giro a raccontare quello che è successo, un’altra idea di Italia. Vedremo chi ci starà» ha annunciato in tv il segretario del Pd Enrico Letta. E alla segretaria dem Simona Bonafè (prossima candidata al Parlamento) e ai suoi fedelissimi pisani ha rincarato: «Non si molla di un centimetro. Tutti coinvolti, tutti responsabili». Ferie annullate, famiglie divise. «Al mare forse una mezza giornata di un giorno feriale» si dice nella sede del Pd toscano. Ieri la numero uno Bonafè ha riunito la segreteria: un solo punto all’ordine del giorno. E non c’è bisogno di dire quale.
E’ già corsa alle candidature anche se il vertice dem allarga le braccia e dice: «Prima vengono le alleanze e poi i nomi, anzi prima di tutto vengono i programmi». Coalizione, già. Ma quale? La situazione è talmente in evoluzione che l’asse Pd-Italia Viva traballa da Roma. Non ci vuol credere il capogruppo regionale di Iv Stefano Scaramelli che lancia un tweet di incredulità. Più realistico il deputato Gabriele Toccafondi: «Le bocce non sono ferme, vediamo nelle prossime ore». Se Italia Viva è in coalizione l’uninominale Senato fiorentino è di Matteo Renzi.
Per i i dem in generale su Firenze ci potrebbero essere cinque posti, ma in lizza sarebbero sette. La sinistra dem si lancia: «Più che con accordi elettori di vertice, la sinistra può tornare a vincere chiamando il suo popolo, ancora grande seppure disperso, a sostenere una battaglia politica, nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole, con un programma forte e netto di cambiamento economico e sociale, a favore dei ceti più deboli e dei lavoratori e a favore di uno sviluppo ecosostenibile - scrive su facebook Enrico Rossi- Si possono far tornare alla sinistra e al Pd tanti voti popolari che negli anni hanno espresso la loro protesta contro le politiche di centro e liberali». L’ex governatore toscano potrebbe essere un candidato ’nuovo’ così come il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.
Tra i parlamentari uscenti c’è fibrillazione. I posti sono ridotti, i collegi cambiati. Il lavoro di questi quattro anni e il radicamento sul territorio sono elementi per la conferma. Ricandidatura in arrivo ad esempio per Rosa Maria Di Giorgi. Letta correrà a Pisa per il Senato, il fedelissimo di Nardella, l’assessore Federico Gianassi, per la Camera a Fireze. A Pisa potrebbe scendere in campo Antonio Mazzeo con il suo tesoretto di voti. La Regione merita un riflettore: a Prato torna a in pole position Ilaria Bugetti, consigliera regionale. Per il Parlamento potrebbe correre anche il capogruppo dem Vincenzo Ceccarelli. E gli assessori? Non c’è grande feeling tra il presidente Giani e l’assessore Leonardo Marras che potrebbe mettere la freccia per la capitale. Il govenatore ha il piano per il rimpasto.
Luigi Caroppo