Molto Italicum, molti problemi

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 25 giugno 2016 - CARO DIRETTORE, non capisco perché in questo infinito e a volte noioso dibattito sulla legge elettorale, il premier continui a difendere l’Italicum, una legge che gli sta procurando più grattacapi che altro, e che lui rischia di pagare carissimo, più di quanto potesse pensare. Giulio Tognozzi

CARO TOGNOZZI, le discussioni che vengono fatte sulle riforme hanno come retro pensiero sempre l’Italicum, una legge che, come lei dice, il premier difende con i denti. Al di là del fatto che sia giusta o sbagliata. Ma la cui difesa potrebbe costargli carissimo. Per due motivi: prima di tutto potrebbe essere la legge che consegna il Paese al Movimento 5 Stelle, visto che, come è accaduto per le amministrative, quando il Pd si confronta al ballottaggio con i grillini perde sempre; il secondo motivo è che la difesa dell’Italicum genera una fibrillazione assolutamente evitabile sia con la minoranza Pd sia con gli alleati minori, tipo i centristi. Alla fine penso che Renzi accetterà di discuterne, almeno se vuole essere sicuro di disinnescare il clima e avere qualche chanches di portare a casa il referendum.