Eugenio Giani
Firenze, 29 giugno 2020 - I fedelissimi di Giani più alcune formazioni laiche come Pri, Pli, Italia dei Valori. Ieri riunione per dare il via ufficiale alla lista «più vicina che di più non si può» al candidato governatore del centrosinistra. Si può chiamare lista del presidente? Con un nome così anche sì: «Orgoglio toscano per Giani».
«E’ da gennaio che ci pensiamo - dice Silvia Guidi, rappresentante di Italia dei valori di Pisa - non è una sinergia improvvisata». Ma la lista del presidente non aveva diviso Pd e Italia Viva? I dem la auspicavano, ai renziani non piaceva. Il Pd aveva fatto un documento ad hoc in direzione auspicando una lista espressione del candidato sul modello Bonaccini per l’Emilia. «Eugenio in questi anni ha viaggiato in tutto il territorio creando un radicamento importante tra cittadini, Comuni e Regione Toscana. In questo continuo dialogo sta, a nostro avviso, uno dei suoi maggiori punti di forza, su cui far leva» diceva il documento.
Una lista che metteva anche d’accordo gli zingarettiani e la corrente di Luca Lotti. Ma non andava per niente bene a Italia Viva che vedeva nella lista di Giani una possibile perdita di voti nell’area centro e civica. Secondo alcune liste della coalizione del centrosinistra «Orgoglio toscano» è chiaramente la lista di Giani. Lui non chiarisce: «Le oltre venti tra forze politiche, movimenti e associazioni che mi sostengono stanno facendo un ottimo lavoro che si tradurrà nella composizione di sei liste tra cui Orgoglio toscano è una di queste». E «ognuna rappresenterà un’area politica e culturale e tutte un largo orizzonte di forze dal centro alla sinistra». Da chiarire il posizionamento del Psi. I socialisti dovrebbero mettere in campo liste comuni con Italia Viva e Più Europa. Oggi segreteria del Pd toscano: molti gli argomenti all’ordine del giorno tra cui al primo posto la campagna elettorale da far partire e il programma di coalizione.
Luigi Caroppo