Voto in Toscana, nel Pd spunta Fassino. Tentazione centrodestra: Salvini e Berlusconi

Appuntamento con il leader del Carroccio il 17 agosto alla Versiliana. Mallegni: "Avere il presidente candidato sarebbe un vantaggio per tutti"

Il leader della Lega Matteo Salvini con il dirigente del Carroccio Andrea Barabotti

Il leader della Lega Matteo Salvini con il dirigente del Carroccio Andrea Barabotti

Firenze, 14 agosto 2022 - Il centrodestra toscano punta a chiudere le candidature il 17 agosto. I giochi sono fatti o quasi: manca da piazzare qualche candidato del centro moderato (partiti di Toti, Lupi, Brugnaro e Udc) ed è fatta. Fratelli d’Italia ha il diritto di ’prelazione’, Forza Italia e Lega hanno il restante 50 per cento o quasi. Mercoledì prossimo Matteo Salvini sarà alla Versiliana con tutto il quartier generale del Carroccio toscano e la partita dovrebbe essere finita. In ballo le ultime voci su candidature eccellenti: appunto Salvini e Berlusconi (Senato proporzionale). Per il leader della Lega sarebbe un feeling con la Toscana che si consolida ("Sono innamorato di Firenze grazie alla mia fidanzata" ha detto l’ultima volta nel capoluogo toscano) mentre Berlusconi si candiderà su più collegi a partire dalla Lombardia. "La candidatura del nostro presidente sarebbe un vantaggio per tutti" sottolinea Massimo Mallegni, coordinatore di Forza Italia in Toscana, senatore uscente (per lui è pronto l’uninominale 3 da Prato a Massa).

In campo azzurro giocheranno anche la sottosegretaria Deborah Bergamini, la deputata Erica Mazzetti e il senatore Roberto Berardi. Formazioni confermate per Fratelli d’Italia e per la Lega: si gioca come titolari sugli uscenti e su qualche new entry. Fratelli d’Italia vedrà crescere la sua pattuglia in Parlamento rispetto al 2018. Beatrice Venezi, più volte data tra i candidati, dovrebbe optare per la direzione d’orchestra. Sui 13 collegi uninominali di Camera e Senato la divisione è fatta: 6 a FdI, 4 alla Lega, 2 a Forza Italia e 1 ai centristi.

Partita aperta ancora nel centrosinistra dopo il venerdì di altissima tensione. Direzione definitiva convocata a Roma per domani mattina, Ferragosto. Oggi sarà una domenica di trattative. La segretaria toscana Simona Bonafè è in continuo pressing: deve pensare alla difesa dei candidati, espressione del territorio ma anche a ritagliare un po’ di spazio per pensare alla sua candidatura. Sempre sull’allerta anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che resta di ’vedetta’ dopo le promesse fatte dal segretario Letta. Sono da salvaguardare i nomi per la Camera di Emiliano Fossi (sinistra dem) e di Federico Gianassi (assessore nardelliano), rispettivamente per il collegio metrofirenze e città.

I nomi dei paracadutati sono sempre gli stessi: Roberto Speranza (Articolo Uno), Marco Furfaro (Pd), Cecilia D’Elia (Pd), Angelo Bonelli (Europa verde). Perde quotazioni Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) mentre ieri nelle chat dem è spuntato il nome nuovo di Piero Fassino. Incertezza per l’uninominale Senato Livorno-Pisa che, promesso ad Andrea Marcucci, adesso è entrato anche nelle richieste di Europa verde. Idem per il collegio sud al Senato dove potrebbe correre Riccardo Nencini, socialista storico e senatore uscente. Riflettori accesi anche su Luca Lotti, deputato uscente, leader con Lorenzo Guerini di Base Riformista. I suoi "non amici dentro il Pd" lo danno in bilico mentre la sua componente è sicura che non ci sarà strappo con Letta proprio per uscire domani dalla direzione con un voto unitario su nomi per uninominali e listini.

Sullo sfondo del ferragosto di trattative il Pd pensa anche oltre. Il congresso, anzi i congressi. Quello nazionale e quello toscano (era stato posticipato). Il 26 settembre saranno all’ordine del giorno.