L’assalto del centrodestra. "Ora la sfida delle Comunali con nomi forti e di sostanza"

Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, va a Roma con la Toscana nel cuore

Deborah Bergamini (Forza Italia)

Deborah Bergamini (Forza Italia)

Firenze, 1 ottobre 2022 - Deborah Bergamini torna a Roma (alla Camera) sempre con la Toscana nel cuore. E’ un simbolo fedelissimo di Forza Italia e per lei ci potrebbe essere di nuovo un posto nell’esecutivo, stavolta firmato Meloni.

Onorevole Bergamini pronta a un ruolo di governo dopo l’esperienza di sottosegretario con Draghi?

"Mi faccia innanzitutto dire grazie a chi ci ha dato fiducia e ha ancora ha scelto Forza Italia, consentendo al nostro movimento di essere decisivo per il centrodestra. E di svolgere un ruolo di garanzia per i valori atlantisti, europeisti e popolari. Sono certa che il Presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore Antonio Tajani indicheranno, come sempre, figure adatte al ruolo che andranno a ricoprire nella futura compagine di governo".

La Toscana cambia colore. Resta solo il fortino di Firenze.

"Da cittadina nata in Toscana, che risiede qui, posso dire che queste elezioni sono davvero una grande gioia. Per la prima volta il Pd non è più il primo partito nella nostra regione. Evidentemente sono in molti ad aver compreso la bontà delle nostre proposte. Ora la grande sfida che ci aspetta è rappresentata delle regionali del 2025. Il lavoro da portare avanti è immenso e va iniziato subito. Tanto più che proprio a Firenze, città che ho nel cuore, sfideremo la sinistra nel 2024".

Nel centrodestra si fa largo il lodo Campi dove avete vinto.

"Campi è una città che merita grande attenzione. Per i numerosi problemi irrisolti. È, da sempre, poco valorizzata da una sinistra che si occupa solo dei salotti e delle correnti. Sarebbe sciocco negare che queste elezioni siano un appuntamento importante per la nostra coalizione, che, certamente, sapremo prendere al balzo. Ma, guardi bene, soprattutto per la città. Perché il vero cambiamento passa sempre dalle urne. Già nei prossimi giorni lavoreremo per presentare un candidato in grado di raccogliere la fiducia dei cittadini campigiani".

A Firenze ci vorrà un nome forte.

"Sicuramente servirà una candidatura di impatto e di sostanza. Donna o uomo, conta la qualità della persona, ne parleremo anche in questo caso già nelle prossime settimane con i nostri alleati".

In Toscana Forza Italia meglio che alle Regionali ma con percentuali ancora basse. E Mallegni non ce l’ha fatta.

"Noi siamo andati molto bene, è un segnale importante, soprattutto tenendo conto dell’ottimo risultato degli amici di Fratelli d’Italia. Oggi c’è più Forza Italia in Toscana rispetto alle Regionali. E questa è l’unico aspetto importante. Sono molto dispiaciuta che Massimo non sia rientrato al Senato. È un uomo, un politico, un imprenditore dotato di grande carisma e di grande dedizione a Forza Italia. Sono certa che sarà volorizzato come merita".

Una donna sta per diventare primo ministro per la prima volta. Ma le femministe non esultano. Perché?

"Non esultano perché alcune di loro non hanno compreso che le politiche femminili non si fanno con le ideologie, ma tutte assieme. Spero che possano presto aggiornare le loro idee. Un premier donna, in un Paese come l’Italia, ha un valore inestimabile".

Dalla campagna elettorale quale ricordo porterà con lei?

"Si potrebbe scrivere un libro... Tra i ricordi più belli l’incontro con un’anziana signora a Siena, che mi si è avvicinata e mi ha sussurrato all’orecchio: “Forza, manca poco per vincere”. Quella donna, con quelle parole, mi ha regalato energia e voglia di impegnarmi anche di più. Per lei, per la mia regione, per il mio Paese".

Luigi Caroppo