Revocato lo stadio all’Us. Ma la Pistoiese non c’è più

La determina del Comune per ’Melani’ e ’Turchi’ arriva fuori tempo massimo

Revocato lo stadio all’Us. Ma la Pistoiese non c’è più

Revocato lo stadio all’Us. Ma la Pistoiese non c’è più

Anche se la Pistoiese, di fatto, non c’è più, continuano ad imperversare i problemi legati alle situazioni debitorie del club arancione, in questo caso nei confronti del Comune. Lo scorso 22 marzo l’ufficio promozione sportiva aveva emesso una determina in cui invitava la società a versare entro dieci giorni 37.411,92 euro, ovvero il totale del debito maturato dalla società a causa dei mancati pagamenti per l’utilizzo degli impianti sportivi nella scorsa stagione. Da tale data è trascorso esattamente un mese e, come noto, la cifra non è stata saldata, così come non sono stati pagati i tesserati, sia giocatori che dipendenti, e i fornitori. E così, con venti giorni di ’abbuono’, è arrivata una nuova determinata che dispone la revoca parziale (il settore giovanile non è toccato) della concessione d’uso degli impianti sportivi comunali alla prima squadra dell’Us Pistoiese. In particolare - si legge - il club non potrà più usufruire degli spazi del Melani e del Turchi.

Qual è l’elemento che stona? Beh, è abbastanza chiaro: la prima squadra non sfrutterà quegli spazi in quanto non esiste più, con la Pistoiese esclusa dal campionato. È quindi evidente che il provvedimento da parte dell’Amministrazione sia arrivato fuori tempo massimo, quando la stagione degli arancioni è già giunta al termine e la strada è ampiamente tracciata verso il fallimento. Oltre ai due campi da gioco, la Pistoiese o ciò che ormai ne rimane dovrà provvedere a sgomberare anche gli uffici situati in Via delle Olimpiadi, entro e non oltre 60 giorni dalla ricezione del provvedimento (tradotto, in tempo utile per l’avvio della nuova stagione). Mentre da un lato è lecito domandarsi chi potrebbe occuparsi di rimuovere il materiale, probabidall’altro potrebbe intervenire in aiuto il curatore fallimentare, che dovrebbe essere nominato il 14 maggio. Se l’iter burocratico dovesse svilupparsi senza ulteriori ostacoli, a quel punto potrebbe essere il curatore ad occuparsi della gestione delle pratiche societarie fino al momento della liquidazione giudiziale.

Michele Flori

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