"Pistoia, città che mi ha incantato". ‘Presente Italiano’ visto da Vanzina

I ricordi: "Così scelsi Enio Drovandi per Sapore di mare"

Il regista Enrico Vanzina durante il suo incontro con il pubblico pistoiese alla libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio

Il regista Enrico Vanzina durante il suo incontro con il pubblico pistoiese alla libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio

Pistoia, 15 ottobre 2018 - "Il sentimento è quello che fa la differenza se vuoi fare commedia e farla nel modo giusto". Racconta così Enrico Vanzina, sceneggiatore e produttore, famoso, insieme al fratello regista Carlo – recentemente scomparso – per il filone di successo dei cinepanettoni anni ’80 e ’90 e per commedie come «Sotto il vestito niente», «Mai Stati Uniti», «Selvaggi», ospite venerdì e sabato a Pistoia per l’omaggio organizzato da «Presente Italiano», il film festival in corso fino al 18 ottobre. Durante l’incontro di sabato mattina alla libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio, Vanzina ha ripercorso la sua carriera, incontrando il pubblico in occasione della presentazione del volume edito da Bietti, «Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare» di Rocco Moccagatta.

Che rapporto ha con la città di Pistoia che spesso viene nominata nei suoi film?

«La cosa curiosa è che avendo viaggiato in tutto il mondo grazie al cinema, e moltissimo in Toscana terra che amo profondamente, non ero mai stato a Pistoia. E’ la prima volta e sono incantato. E’ una città molto carina, molto toscana e con delle proporzioni sapienti, allegra. Il clima mi è piaciuto davvero».

Il rapporto con Enio Drovandi, attore pistoiese, che è comparso in alcuni suoi film come «Sapore di mare» come lo descrive?

«Gli attori vedono il mondo solo attraverso i loro occhi, invece Drovandi fu una scelta curiosa perché certamente non veniva da accademie d’arte. Lo scelsi d’impatto dopo un provino e si rivelò un qualcosa di più di un semplice attore di contorno. Si conquistò una grande dignità con questo ruolo, mettendoci dentro la malinconia, il senso della vita di provincia. Una figura che da perdente diventa vincente con educazione e gentilezza. Anche nella vita Enio è una persona dedicata agli altri, sempre positiva, con quel velo di malinconia come il personaggio di “Sapore di mare“».

Un suo sguardo su questo festival che si svolge a Pistoia «Presente Italiano» e sul momento che sta attraversando il cinema.

«Penso che questo festival nella sua semplicità, ma anche nella sua complessità, perché il programma è molto interessante e ben articolato, sia importante per ridare vigore al cinema che da un po’ non sta vivendo momenti molto positivi. La squadra che ogni anno realizza “Presente Italiano“ è formata da amanti veri e appassionati di cinema e questo si vede e si sente. Solo con questa passione che si riesce a trasmettere e si percepisce negli eventi a giro per Pistoia, è possibile far tornare la gente in sala e ad appassionarla nuovamente al cinema».