Premio Ceppo, pronti al gran finale a Palazzo Fabroni

L'appuntamento è giovedì 23 luglio: sarà svelato il nome del vincitore scelto tra la terzina di finalisti

Il direttore del premio Paolo Iacuzzi (Acerboni/Fotocastellani)

Il direttore del premio Paolo Iacuzzi (Acerboni/Fotocastellani)

Pistoia, 23 luglio 2020 - Ci siamo, è oggi, giovedì 23 luglio, il gran giorno per il Premio Ceppo Biennale Racconto, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà a Palazzo Fabroni (Via Sant’Andrea 18, Museo del Novecento e del Contemporaneo) dalle 18,30 alle 21. Prima della cerimonia i cinque scrittori incontrano il pubblico: vengono presentate le loro opere e loro stessi tengono brevi lectures sull’arte del racconto in tre parole chiave. Con i saluti di Alessandro Tomasi, sindaco del Comune di Pistoia, e di Giuliano Livi, presidente onorario dell’Accademia del Ceppo. Saranno anche premiate le migliori recensioni degli studenti delle scuole secondarie e dei 23 giovani giurati ai racconti dei cinque scrittori per il Premio Ceppo Giovani, consistente in buoni libro offerti dalla Fondazione Caript.

Prima protagonista del pomeriggio, alle 18.30, sarà Marta Morazzoni, vincitrice del "Premio Ceppo Ceppo Letteratura e Vita Leone Piccioni" che terrà una lettura dal titolo "Alla ricerca della voce". La terzina finalista al Premio Ceppo Racconto è composta da Loredana Lipperini ("Magia nera", Bompiani), Massimo Onofri ("Isolitudini", La nave di Teseo), Federico Pace ("Scintille", Einaudi); saranno loro a incontrare il pubblico alle 19.30. Ma prima ancora, alle 19, la parola andrà a Marco Marrucci vincitore del “Premio Ceppo Racconto Under 35” con "Ovunque sulla terra gli uomini" (Racconti Edizioni) "per aver scritto una raccolta sapiente e coerente, stilisticamente consapevole e strutturalmente coesa. Sono dieci racconti dove è latente la presenza di un 'altrove' perturbante, di uno spazio liminare e misterico che potrebbe a un tratto rivelarsi e scatenarsi, minando ogni certezza. I vari aspetti dell’esperienza umana sono sempre collocati in un “ovunque” spazio-temporale che è riconoscibile (la Mongolia, il Messico, Firenze, la Tessaglia, il Giappone, il Marocco ecc.) ma che è, allo stesso tempo, anche il luogo franco dell’emozione e della paura, dove si aprono crepe nella presunzione umana di controllare la natura e i sentimenti". Marrucci sarà intervistato da Luca Ricci, presidente di giuria.