Premi: ad Antonella Anedda il Biennale di poesia Celle Arte Natura

Il premio alla sua prima edizione è stato ideato e creato da Giuliano Gori. Anedda è stata scelta da una giuria composta da Antonio Franchini, Stefania Gori, Andrea Mati, Antonio Riccardi, Sandro Veronesi

Giuliano Gori, patron della Fattoria di Celle e ideatore del premio

Giuliano Gori, patron della Fattoria di Celle e ideatore del premio

Pistoia, 27 agosto 2020 - La giuria del premio del primo Premio Biennale di Poesia Celle Arte Natura, composta da Antonio Franchini, Stefania Gori, Andrea Mati, Antonio Riccardi, Sandro Veronesi, ha deciso all’unanimità di conferire il premio Celle Arte Natura, voluto e creato da Giuliano Gori per riconoscere il poeta che meglio esprima nelle sue opere una sensibilità per la natura e l’arte, ad Antonella Anedda, conosciuta per le sue raccolte di versi come una delle principali esponenti della letteratura italiana ed europea del nostro tempo. La cerimonia di consegna del premio avverrà sabato (ore 17) allo Spazio Teatro Celle “Omaggio a Pietro Porcinai” di Beverly Pepper, alla Fattoria di Celle, Santomato (Pistoia). Il premio, organizzato e conferito dalla collezione Gori, alla Fattoria di Celle, prende origine dall’opera ambientale La Serra dei poeti, di Sandro Veronesi e Andrea Mati inaugurata il 21 marzo 2018.

Traduttrice e studiosa acuta, con all’attivo ricerche e pubblicazioni tradotte (assieme ai suoi versi) in varie lingue, Anedda ha sempre cercato di dedicare spazio, nella propria indagine, anche al legame fra arte contemporanea, nelle sue varie espressioni, e natura. Nel suo percorso umano e artistico Anedda risulta, nelle parole di Antonio Riccardi, “uno di quei poeti che, miracolosamente, coniuga i caratteri della poesia più densamente espressiva con le ragioni di quella più raffinata e analitica”.

Antonella Anedda (Anedda Angioy) Nasce a Roma nel 1955, si laurea cum laude in storia dell’arte moderna con Augusto Gentili, presso l’Università La Sapienza di Roma, consegue un PhD presso l’Università di Oxford. Il suo esordio in poesia è del 1992 con il libro Residenze invernali (Premio Sinisgalli opera prima, Premio Diego Valeri e Tratti Poetry Prize) Nel 2000 con il secondo libro: Notti di pace occidentale vince il Premio Montale per l’opera edita. Lavora con artisti come Ruggiero Savinio che illustra la prima edizione della plaquette di Residenze invernali, Jenny Holzer che utilizza i suoi testi per una sua installazione al Teatro Marcello a Roma, con musicisti come Paolo Fresu e Diego Minciacchi per il quale scrive un coro per flauti e voci rappresentato a Parigi nell’aprile 2010. Con altri libri di poesia: Il catalogo della gioia (2003), Dal Balcone del corpo (Mondadori 2007) ottiene vari riconoscimenti tra cui, il Premio Dessì e il Premio Napoli che sceglie Dal balcone del corpo come Libro dell’anno.

Patrizio Ceccarelli