Vescovo in aula a Pistoia: le reazioni delle forze politiche

Monsignor Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, partecipa al consiglio comunale per ascoltare le voci dei rappresentanti eletti dal popolo e discutere temi come l'immigrazione e l'integrazione. Una presenza che non si vedeva da anni.

Vescovo in aula: le reazioni delle forze politiche

Vescovo in aula: le reazioni delle forze politiche

La presenza di monsignor Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, in consiglio comunale ha rappresentato un evento particolare che non accadeva da diversi anni. "Vengo ad ascoltare le voci di chi è stato eletto per rappresentare i bisogni e le attese di una popolazione – ha detto Tardelli – e chi meglio degli amministratori e consiglieri eletti dal popolo può esserne portavoce?". I consiglieri, raccolto l’invito, hanno esposto alcuni temi e certo non si è fatto attendere il capitolo migranti, con riferimenti a volte chiari, altri non detti, alla questione Vicofaro. Come per i consiglieri di maggioranza Cipriani (Ale Tomasi Sindaco) e Bojola (Forza Italia) che tra le altre cose hanno approfittato per sollecitare a una soluzione. La consigliera dem Federica Fratoni, spostando l’attenzione su temi a carattere più generale, ha detto che "camminare insieme è ciò che dobbiamo fare in una fase delicata come questa. Non sono per accogliere chiunque senza regole ma in un Paese dove non si nasce questo fenomeno potrebbe essere trattato con meno ideologia e trovando invece risposte. La politica deve abbandonare la sua fase ideologica e pensare al bene pubblico".

L’intervento più duro è stato quello della consigliera Cerdini, capogruppo della Lega. "Nel sinodo si parla di attenzione, cura, rispetto - ha detto - e si desume dal suo scritto come deve essere la chiesa ottimale, vale per tutte tranne una di Pistoia? I fedeli vogliono una chiesa dove non ci sia sporcizia ma attività pastorale. L’aver adibito un luogo sacro a abitazione permanente di immigrati è un impedimento per i fedeli, che possono non andarci per questioni igienico sanitarie e paura di aggressioni - ha sottolineato Cerdini -. Perché voler fare per forza altre attività oltre a quella di pastore di anime? Vedo tanta attenzione per il sociale, ma quando si va in chiesa si deve ascoltare esclusivamente la parola di dio. Voglio sperare che la chiesa non sia già un cadavere da seppellire - ha concluso la consigliera -. Siete ancora in tempo, sta a voi aiutare le persone a non lasciare il credo".

Ascolto e necessità di equilibrio sono stati evidenziati dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Pelagalli. Dai banchi della sinistra Branchetti (Pep) ha sottolineato l’esigenza di attenzione alla persona, specie alle sue fragilità, con il diritto di tutti alla felicità. Sul tema dei migranti Branchetti, dopo aver detto che non può occuparsene solo la Chiesa, ha espresso la necessità sì del rispetto delle regole, ma senza dimenticare quello per le persone. "La collaborazione e il confronto con la Chiesa ci sono sempre stati – ha affermato il sindaco Tomasi – Dico no al dominio della paura verso il diverso che sfocia nel razzismo e nella xenofobia. Sì all’accoglienza diffusa, al progetto SAI (Sistema di accoglienza e integrazione) al quale credo molto e soprattutto alla collaborazione da parte di tutti i Comuni perché ognuno deve fare la sua parte e non solo alcuni". Il Vescovo Tardelli ha replicato dicendo che "Il libro che avete davanti non è il risultato di un mio scritto, ma del pensiero delle tante persone che hanno partecipato agli incontri sinodali. Avete sottolineato tanti aspetti importanti e ho notato una grande passione per il bene comune. L’immigrazione non è un’emergenza, è un dato di fatto e merita delle risposte e queste non può darle solo la Chiesa ma anche le istituzioni ricordando sempre le parole del Papa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare" ha concluso il vescovo.

Acerboni–Innocenti