REDAZIONE PISTOIA

Una mano tesa . Contro l’Alzheimer anche una gita in 500: "Per svagarsi un po’"

I volontari di Aima Pistoia hanno organizzato il "Tour dei Monti". Il ricavato finanzierà le tante iniziative per aiutare i malati e le famiglie. L’associazione promuove tanti progetti e sono tutti gratuiti.

I volontari di Aima Pistoia hanno organizzato il "Tour dei Monti". Il ricavato finanzierà le tante iniziative per aiutare i malati e le famiglie. L’associazione promuove tanti progetti e sono tutti gratuiti.

I volontari di Aima Pistoia hanno organizzato il "Tour dei Monti". Il ricavato finanzierà le tante iniziative per aiutare i malati e le famiglie. L’associazione promuove tanti progetti e sono tutti gratuiti.

PISTOIA

E’ un dolore indicibile, quello che un familiare prova nel constatare la progressiva perdita di presenza nella persona che ama, minata, giorno dopo giorno, dall’avanzare dell’Alzheimer. E ogni mano tesa è preziosa per lenire questo dolore. Come quella dell’Aima.

L’Aima di Pistoia, l’associazione italiana malattia di Alzheimer, è una realtà di grande importanza per la nostra provincia perché offre servizi fondamentali alle famiglie e ai malati e lo fa anche con creatività e originalità, come dimostra l’ultima iniziativa in ordine di tempo, un Tour dei Monti con le Fiat 500 che si terrà domenica primo di settembre prossimo, con ritrovo e iscrizioni dalle 8 alle 10 alla Casa del Popolo di Bottegone e poi partenza per un giro con tappe a San Marcello, Gavinana, Maresca e infine Pracchia, dove è previsto un pranzo alla Plazera.

Il Tour, intitolato "Per i Monti con Aima e le 500" è organizzato da Aima di Pistoia con i soci del Fiat 500 Club Italia e il coordinamento di Pistoia, la collaborazione della Casa del Popolo di Bottegone e il ristorante pizzeria Plazera di Pracchia.

Gli sponsor che sostengono l’iniziativa sono la Coop Firenze, la farmacia del Bottegone, la Ferramenta Pagliai Doriano e la ditta Dolfi autodemolizioni.

"Offriamo una giornata di svago a chi vuole partecipare – spiega la presidente di Aima Pistoia Giovanna Mazzanti – e diamo anche un contributo a far conoscere e valorizzare i luoghi della nostra montagna".

Il ricavato dell’evento sarà devoluto ad Aima per sostenere le sue tante e importantissime attività. Tra i tanti aiuti forniti da Aima alle famiglie e ai malati ce n’è uno particolarmente rilevante, lo sportello di ascolto e consulenza psicologica, a cui l’associazione conferisce giustamente un posto centrale e a cui dedica molte delle sue risorse.

In effetti l’Aima mette a disposizione dei familiari la professionalità di una psicologa, la dottoressa Ilaria Gori, che si avvale di una profonda conoscenza delle problematiche dei familiari di malati con alzheimer e possiede la competenza e la sensibilità necessarie per saper ascoltare e dialogare.

Spesso si ritiene, erroneamente, che le esigenze dei familiari siano esclusivamente riferite alle tecniche assistenziali e alla necessità di alleggerire il peso quotidiano a cui sono sottoposti. In realtà il problema principale è il dolore, un dolore indicibile, che si prova nell’assistere alla disgregazione, giorno dopo giorno, della personalità di colui o colei che si ama, un babbo o una mamma, il compagno o la compagna della vita. E’ un dolore così inesprimibile che tende a isolare e creare solitudine.

E’ in quel momento di estremo bisogno che interviene il servizio psicologico offerto da Aima di Pistoia che per i familiari rappresenta una boccata di ossigeno e permette loro di tornare a casa un po’ più forti, almeno della certezza di essere compresi. Il servizio è del tutto gratuito, non si pagano ticket e non vengono richieste offerte o donazioni. Nessuna struttura pubblica, di quelle pagate dai contribuenti, offre un servizio simile. E siccome la tenuta piscologica dei familiari dei malati, quelli che con un termine non bello, ma ormai in uso, vengono chiamati "caregiver", è il pilastro di ogni buona assistenza, questo servizio offerto da Aima è un miracolo del volontariato, che merita di essere valorizzato e sostenuto, anche concretamente, dalle istituzioni pubbliche.

Aima promuove poi tantissimi progetti per accompagnare i malati nel loro viaggio, laboratori di ogni genere, basati sulla musica, sulla cucina o su altre attività. Tra questi il progetto più costante e seguito è il Caffè Alzheimer del giovedì al Bottegone. La parola d’ordine a cui sono improntate tutte queste attività, e che viene ripetuta spesso dalla presidente Giovanna Mazzanti, è la parola "dignità", perché questo è il dovere di chi assiste e di chi ama. Questi servizi forniti da Aima sono molto apprezzati anche dalle istituzioni sanitarie territoriali con cui l’associazione intrattiene uno stretto rapporto di collaborazione. La volontà e l’impegno dei volontari di Aima meritano l’attenzione di tutta la comunità e anche un appoggio concreto da parte delle istituzioni e di chi può fornirlo.

Giacomo Bini