E’ ripreso ieri pomeriggio, in tribunale, a Pistoia davanti al collegio dei giudici presieduto da Stefano Billet, il processo che vede imputato, con l’accusa di tentato duplice omicidio e calunnia, l’informatico fiorentino Alex Antonelli, 44 anni, difeso dall’avvocato Antonio Bertei del foro di Prato. I fatti, come si ricorderà, risalgono alla notte del 14 maggio del 2022 e avvennero a Cutigliano. Quella sera, secondo la ricostruzione della pubblica accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero Giuseppe Grieco, Antonelli, mosso dalla gelosia per la decisione della ex compagna di interrompere la loro relazione, l’avrebbe aspettata nella casa che lui aveva affittato a Cutigliano, dove la donna viveva e della quale lui aveva le chiavi. La donna rientrò in compagnia di Fenzo Ferretti. Entrambi vennero colpiti con armi da taglio e la donna fu ricoverata in prognosi riservata. Secondo l’accusa Ferretti sarebbe stato ferito in più parti del corpo con un coltello e un vanghetto. La donna, parte civile nel processo, è rappresentata dall’avvocato Federico Ceccarelli del foro di Firenze. Ieri pomeriggio Ferretti è stato interrogato in aula dal pubblico ministero.
"E’ stata un’udienza determinante con un test chiave – ci ha poi spiegato l’avvocato Ceccarelli – Ferretti ha chiarito la dinamica delle coltellate inflitte alla mia assistita e ha escluso categoricamente che la donna abbia colpito l’Antonelli, anche perchè era svenuta e creduta morta dallo stesso Ferretti, che è riuscito a evitare ulteriori coltellate". L’udienza prosegue il 10 ottobre con l’esame di Ferretti da parte dell’avvocato di parte civile e della difesa di Antonelli. Il 24 il processo prosegue con l’esame dei due carabinieri che svolsero gli accertamenti dell’ematologa Nutini che aveva comparato il Dna.