Scongelare ’Rifiuti zero’: "Chiudendo l’inceneritore"

E’ la condizione illustrata da Rossano Ercolini presidente di "Zero waste" "Abbiamo fermato l’istruttoria perché la bagarre elettorale non aiuta".

La condizione per "scongelare" la delibera "Rifiuti zero" approvata dal consiglio comunale di Agliana è "chiudere l’inceneritore entro il 2024". Lo ha detto chiaramente Rossano Ercolini, presidente dell’ associazione "Zero waste Europe" e coordinatore del centro di ricerca "Rifiuti zero" di Capannori, intervenuto martedì scorso nel foyer del teatro Moderno, molto affollato, per l’incontro sul tema "Agliana 2024-2029: obiettivo rifiuti zero". Un traguardo che vuole raggiungere il candidato a sindaco del centrosinistra Guido Del Fante che ha partecipato all’incontro, coordinato dall’ex sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini. Con Ercolini c’era Luca Menesini, sindaco di Capannori che ha riportato la virtuosa esperienza del suo Comune. Il "Modello Capannori" (primo Comune italiano ad avere aderito alla strategia Rifiuti zero) aveva attirato immediatamente l’attenzione di Agliana. Ercolini, già dal 2007 è stato più volte ad Agliana per parlare di "Rifiuti zero", all’epoca inviato da associazioni e comitati contro l’incenerimento. Adesso ritorna, ma su invito della politica e dopo che il consiglio comunale di Agliana ha approvato una mozione di adesione alla strategia "Rifiuti zero", presentata dal consigliere delegato all’ambiente Alfredo Fabrizio Nerozzi, che fa parte della coalizione di centrodestra, dal 2019 al governo di Agliana.

Delibera che però è stata "congelata" da "Zero waste Italy", perché il giorno successivo anche il sindaco di Agliana, con quelli di Montale e Quarrata, ha firmato la proroga di attività dell’inceneritore di tre anni più uno. "Abbiamo fermato tutto e il protocollo è sotto istruttoria – ci ha detto Ercolini –, anche perché la bagarre elettorale non aiuta. La mia presenza qui è su invito di Eleanna Ciampolini, che conosco da quando era sindaco di Agliana. Ho chiesto l’impegno alla dismissione dell’impianto nel 2024 e che la proroga di tre anni più uno non sia all’orizzonte del candidato a sindaco e sono stato rassicurato. Alla dismissione dell’inceneritore dovrà seguire l’attivazione di una piattaforma di economia circolare". Tra i numerosi presenti nel foyer del teatro anche il sindaco di Montale Ferdinando Betti e Alfredo Fabrizio Nerozzi. "Per noi non è uno sport elettorale – ha detto Guido Del Fante –. E’ importante la nostra storia e dove vogliamo arrivare. Ho sempre avuto un’educazione ecologica. Per noi il punto principale è il confronto con i cittadini e l’ascolto, la chiusura dell’impianto e la riconversione in alternativa alla termovalorizzazione. Abbiamo anche tariffe Tari molto alte e vogliamo introdurre la tariffa puntuale, che è nel nostro programma da anni, ma dovrebbe essere attuata su area vasta". In sala anche Fabrizio Bertini, della "Rete rifiuti zero" che ha precisato: "La firma per la proroga di tre anni più uno dell’attività dell’inceneritore è anche dei sindaci di Montale e Quarrata, che sono di centrosinistra. Il percorso Rifiuti zero deve essere previsto a prescindere da chi vincerà le elezioni". Piera Salvi