Rivoluzione in Questura. Tricoli, Scaccia e Mucci se ne vanno in pensione

I tre rappresentano un pezzo importante della storia dell’ente di via Pertini. Ieri una bella cerimonia con il questore Olimpia Abbate, colleghi e autorità.

La questura saluta Alberto Tricoli che per oltre due anni è stato vicario dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza. Con lui, vanno in pensione il sostituto commissario Sandro Scaccia, per oltre 40 anni in servizio alla Mobile e, in seguito, alla Digos, una vera colonna delle attività investigativa in provincia, e l’ispettore Walter Mucci, in servizio nei ruoli tecnici dell’amministrazione, un personaggio conosciutissimo. C’è attesa per conoscere il nome del successore di Tricoli. Il Dipartimento della pubblica sicurezza, nei prossimi giorni, nominerà il nuovo vicario della questura di Pistoia. Ieri mattina, intanto, negli uffici di via Pertini, è stata organizzata una cerimonia per salutare i tre colleghi che lasciano il servizio. All’appuntamento era presente anche il sindaco Alessandro Tomasi, insieme a esponenti della prefettura e delle forze dell’ordine. Il questore Olimpia Abbate ha consegnato una targa a ciascuno dei pensionati.

Alberto Tricoli, 60 anni, è originario di Crotone. Nel 1990 ha superato la selezione per il corso da commissario capo della polizia di Stato. Sua compagna di corso è stata proprio il questore Abbate che, dopo tanti anni, ha ritrovato a Pistoia, dando vita a un’efficace sinergia e un costante rapporto di collaborazione di cui hanno beneficiato tutti gli uffici. Tricoli ha iniziato la sua carriera alla polizia stradale di Cosenza, per poi passare ad altre sedi come Siena e Lucca. È stato anche dirigente del commissariato di pubblica sicurezza di Piombino, e primo dirigente alla questura di Livorno. Alla polizia stradale ha diretto anche sedi come Cagliari e Bologna. È stato nominato vicario dell’allora questore di Pistoia Giovanni Battista Scali nel luglio del 2021 e, pochi mesi dopo, a ottobre, è arrivata Olimpia Abbate. Il vicario Tricoli si è distinto per la particolare cortesia ed educazione, svolgendo il suo ruolo senza eccedere nel darsi importanza, ma ricordando ogni giorno di essere al servizio dei cittadini. La sua preparazione, a cui ha contribuito anche l’esperienza accumulata in ben dodici sedi diverse, lo ha portato a essere molto considerato anche in una specialità difficile come la polizia stradale. Da oggi potrà godersi la meritata pensione a Livorno, dove vive da anni. Dietro tanti poliziotti e appartenente alle forze dell’ordine, c’è sempre la storia di un uomo che, come tanti altri, si alza ogni mattina, va a lavorare e cerca di fare del suo meglio. È anche la storia di Alberto Tricoli, Sandro Scaccia e Walter Mucci.

Daniele Bernardini