REDAZIONE PISTOIA

La lunga attesa dal 2020. Fino all’improvviso stop

La graduatoria del concorso covid si è bloccata: "Siamo rimasti beffati"

Il ritorno sui banchi si avvicina (archivio)

Il ritorno sui banchi si avvicina (archivio)

Idonei, dunque in balia ‘solo’ del tempo, in attesa cioè che la lista continuasse a scorrere così come già aveva fatto negli ultimi due anni scolastici in previsione del ruolo. Poi a estate inoltrata la doccia fredda: gli ‘idonei’ del Concorso straordinario 2020 (DD 510/2020) riassorbiti in un’unica graduatoria all’interno del quale c’erano i ‘colleghi’ del Concorso ordinario dello stesso anno hanno smesso di scorrere, diventando di fatto invisibili. Niente ruolo, come ci si sarebbe aspettati. Solo delusione e rabbia. Ennesima odissea nel mondo scuola che riguarda anche una decina di docenti pistoiesi, una trentina in tutto in Toscana. Il verdetto è arrivato tra luglio e agosto, in quella fase in cui gli Uffici Scolastici Regionali hanno cominciato a mettere mano alle istruzioni operative ministeriali finalizzate alle nomine in ruolo per l’anno scolastico 24-25. All’origine del caos una sostanziale integrazione tra due graduatorie, quella del Concorso straordinario e quello ordinario di cui sopra. Due tipologie di test profondamente diversi sia per difficoltà che per platea di riferimento.

Requisito per partecipare al primo, infatti, era l’aver svolto almeno tre anni d’insegnamento su materia, aprendo così la possibilità di stabilizzazione anche a precari di lunga data. Nel 2021 l’integrazione delle due graduatorie e le immissioni in ruolo ripartite tra ordinario e straordinario. Tutto uguale fino allo scorso anno. Tanto che a chiusura anno scolastico 2023-2024 la certezza del ruolo era quasi granitica per gli ‘straordinari’ in cima alla lista. Fino alla vigilia d’agosto, quando il vento è improvvisamente cambiato. "Noi – racconta una docente pistoiese prigioniera di quel ‘limbo’ – siamo i precari storici che hanno portato avanti la scuola negli ultimi decenni. Ricordo che il concorso del 2020 è stato bandito con il fine di ‘stabilizzare’ i precari storici altrimenti non avrebbe avuto senso bandire sia il nostro concorso, riservato a chi aveva già gli anni di servizio su materia, sia l’ordinario aperto anche ai neolaureati. In definitiva non siamo stati tutelati. Nessuno può comprendere lo sconforto, l’amarezza, l’umiliazione e la rabbia che abbiamo subito in questi giorni. Personalmente, la mia situazione scolastica risulta di fatto ribaltata: dalla certezza matematica del ruolo a giugno scorso, al non sapere neppure se farò supplenza". Ma la lista degli "idonei con merito" efferenti a diversi concorsi è lunga in tutta Italia. Tanto che il prossimo 30 agosto, annunciano i precari organizzati in movimenti, molti si ritroveranno per protesta davanti alle sedi degli Uffici scolastici regionali per chiedere il riconoscimento del diritto di merito.