PISTOIA
Una lettera ad Alia, volta a chiedere al gestore di intervenire per far sì che i rifiuti di carta e cartone (in termini di imballaggi) prodotti dalle imprese artigianali ed industriali non vengano considerati rifiuti speciali, con tutto ciò che ne conseguirebbe in termini di smaltimento. E’ quel che hanno inviato le amministrazioni comunali di Quarrata, Serravalle e Carmignano, facendosi portavoce delle preoccupazioni che avrebbero esternato diverse aziende dei territori sopracitati in vista del passaggio dalla Tari alla Taric (ossia la "tariffa corrispettiva").
Proprio alla luce di quest’ultimo cambiamento, stando a quanto si apprende, Alia sta comunicando alle attività economiche interessate l’impossibilità di provvedere alla raccolta degli imballaggi di carta e di cartone, per la quale è previsto un sistema di raccolta selettivo ulteriore rispetto ai medesimi rifiuti di provenienza domestica. E i tre Comuni sostengono di aver scritto ad Alia dopo aver ottenuto riscontri da parte di imprenditori preoccupati dall’impatto economico indiretto che questa novità rischia di avere sui bilanci delle ditte interessate. Due in particolare particolare le criticità che vengono indicate: da un lato l’assenza di soluzioni tecnico-economiche commisurate sul fabbisogno delle imprese, dall’altro la ridotta disponibilità di spazi idonei al deposito temporaneo degli scarti di carta e cartone prodotti.
Tutto ciò si tradurrebbe quindi in un aggravio dei costi per il comparto artigianale ed industriale, che dovrebbero quindi occuparsi di conferire e far smaltire gli imballaggi come rifiuti speciali. Ma i sindaci temono che questo quadro possa riflettersi negativamente anche sulla percentuale di raccolta differenziata dei rispettivi Comuni, portando ad un calo proprio adesso che le percentuali di differenziazione stanno riavvicinandosi pian piano ai livelli del pre-Covid.
L’amministrazione di Quarrata ha fatto sapere di aver già contattato il gestore per esporre le problematiche segnalate e chiedere ad Alia un’azione risolutiva in tal senso: l’obiettivo, spiegano da via Vittorio Veneto, è quello di arrivare ad una soluzione condivisa che possa soddisfare ambo le parti. Idem dicesi per la giunta di Serravalle. "Abbiamo chiesto ad Alia di ripensarci, perché allo stato attuale questo atto sarebbe un costo ulteriore per il tessuto produttivo – ha commentato il sindaco Piero Lunardi – una nuova spesa che non tutte riuscirebbero a sostenere, con risultati nefasti e facilmente intuibile".
E se a Quarrata scatta il freno a mano della diplomazia, a Serravalle il primo cittadino si dice intenzionato ad andare fino in dono. "Auspico si possa arrivare ad una soluzione condivisa in tempi brevi – ha concluso Lunardi – ma se così non fosse, per quel che mi riguarda, saremo pronti a muoverci insieme alle imprese contro Ato e Regione Toscana".
Giovanni Fiorentino