Il Trio Debussy apre la stagione dei concerti

Il debutto della 62esima edizione stasera al Saloncino di Palazzo De’ Rossi. In programma musiche che vanno da Schubert a Ravel

Il Trio Debussy apre la stagione dei concerti

Il Trio Debussy apre la stagione dei concerti

"Il Saloncino di Palazzo de’ Rossi è un luogo magico. Non solo per la bellezza architettonica e l’ottima acustica: lì si respira la storia della passione pistoiese per la grande musica, lì si ricrea ogni volta quella prossimità, quella fusione fra chi suona e chi ascolta, che fanno della musica da camera un ideale al quale ogni tipo di musica può ispirarsi": così Daniele Giorgi, in veste di direttore artistico, presenta la nuova Stagione pistoiese di musica da camera, nata 62 anni fa dalla passione di Don Mario Lapini ed oggi promossa e organizzata dai Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript. Il debutto, stasera alle 20.30 nello storico Saloncino, è affidato al Trio Debussy, il più longevo trio italiano con pianoforte, nato nel 1989 fra le aule del Conservatorio di Torino e oggi una delle rare formazioni al mondo attive a tempo pieno nel genere cameristico. I tre componenti, Antonio Valentino al pianoforte, Piergiorgio Rosso al violino e Francesca Gosio al violoncello, vantano un repertorio che comprende 170 opere, inclusi una trentina di lavori scritti appositamente per loro, e una carriera che li ha portati a collaborare con artisti e realtà musicali diversissime nelle sale delle più importanti società concertistiche italiane ed estere. In programma due pezzi di grande tradizione ed effetto. Nella prima parte, il Trio op.100 di Schubert. Ultimato e pubblicato nel 1827 poco prima della morte del compositore, è un vero e proprio testamento spirituale in linea con lo spirito romantico. "L’opera non è dedicata a nessuno – scrisse Schubert all’editore – se non a chi l’apprezzerà. Sarà la dedica più proficua". A seguire, il Trio per pianoforte e archi di Ravel, scritto quando l’autore, subito dopo l’ingresso in guerra della Francia nel 1914, si trovava in un villaggio dei bassi Pirenei in attesa di partire per il fronte. Il Trio evoca un paesaggio onirico lontano dalla politica e dalla guerra e offre una magica evasione in un mondo di colori scintillanti e di ombre fugaci evocati dai riferimenti alla danza basca, alla poesia malese, alla tradizione barocca.

La stagione proseguirà a gennaio con il duo pianistico Silver-Garburg. Febbraio è interamente dedicato al duo archi e pianoforte, prima con lo straordinario talento del violinista venticinquenne Giovanni Andrea Zanon e della pianista Leonora Armellini, poi con la ricchezza espressiva del violoncello di Enrico Bronzi affiancato al pianoforte da Francesca Sperandeo. A marzo salirà sul palco del Teatro Bolognini l’irresistibile Janoska Ensemble, gruppo di matrice classica che rivisita i grandi capolavori con improvvisazioni, parodie e citazioni dai più vari generi: swing, pop, jazz e sonorità latine. All’Italia e al mondo dell’opera si ispirano gli ultimi due appuntamenti: a fine marzo con il Quatuor Modigliani, uno dei più richiesti quartetti d’archi sulla scena internazionale e ad inizio maggio con la vocalità purissima di Arianna Vendittelli, accompagnata dal pianista Antonello Maio. Info: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112; www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli