"Servizi sanitari inesistenti durante le feste"

Tracciamento in tilt, referti dei tamponi in ritardo, guardia medica irraggiungibile. E protesta anche l’addetto stampa della Regione

Coda davanti ad una farmacia per sottoporsi ad un tampone rapido antigenico

Coda davanti ad una farmacia per sottoporsi ad un tampone rapido antigenico

Pistoia, 27 dicembre 2021 - Tracciamento in tilt, guardia medica irreperibile, numeri verdi dedicati ai servizi Covid che squillano a vuoto. Nel pieno della nuova ondata di contagi i servizi messi a punto dalla Regione per garantire il contenimento del contagio non funzionano.

Non solo, la guardia medica nel weekend è per molti irrintracciabile e, nei pochi casi in cui risponde, non risolutiva per le problematiche legate alla pandemia. Sono decine in questi ultimi giorni le segnalazioni di disservizi da parte dei cittadini sul fronte Covid. Nel bel mezzo di un boom di contagi intere famiglie si trovano isolate senza avere risposte su cosa fare, uno scenario che riporta indietro nel tempo e fa salire la rabbia.

"Un mio congiunto alle 16 del giorno di Natale ha fatto un tampone rapido, come da protocolli, a 48 ore dall’ultimo contatto con un positivo – racconta Tiziano Carradori, addetto stampa della Regione – Ha scoperto di essere anche lui positivo. Da due giorni era isolatissimo all’interno della propria abitazione. Il dubbio è: anche gli altri familiari devono stare in quarantena? I pareri, anche di sanitari, sono discordanti al riguardo. C’è poi l’obbligo di notifica alla Asl, l’unica titolata a decidere in merito e ad avviare l’apposita procedura. Mi sono preso io stesso l’onere di indagare e comunque di notificare la positività. Peccato che i tanto decantati numeri verdi o dedicati stacchino alle 12.30 del sabato, per riprendere il lunedì. Siamo sicuri che, in piena recrudescenza della pandemia, sia la scelta giusta? Per me non lo è affatto".  

Poi c’è l’altra faccia del problema: "Nei festivi c’è la continuità assistenziale, giusto? Macché. Normalmente il numero è occupato e se dopo vari tentativi si riesce a trovarlo libero, squilla a lungo senza che nessuno risponda. Un servizio davvero pessimo. Anzi, inesistente. Non va meglio con il numero unico nazionale, 1500, con il quale dopo attese estenuanti non c’è mai verso di parlare. Nel nostro caso si sta applicando il principio di precauzione, rimanendo in casa. Ma nessuno lo ha detto ufficialmente. E, se in assenza di istruzioni, queste persone andassero a fare la spesa o avessero una normale vita di relazioni? Asl e ministero si devono vergognare del pessimo servizio che offrono con la connivenza della Regione che dovrebbe dettare regole e disciplinari. Sanità territoriale? Spesso solo parole, parole, parole".  

Non va meglio sul fronte tamponi. C’è chi, in questi giorni di festa, è rimasto in attesa, invano, del referto: "Nell’Asl di Pistoia chi è incaricato di mandare i referti ha smesso di farlo – sottolinea Elena Francioni – Ci sono tamponi fatti mercoledì mattina (22 dicembre) per i quali ancora non c’è l’esito. Ci sono persone in attesa del referto, altre invece che si sono negativizzare e attendono la mail per la fine della quarantena. Possibile che i negozi restino aperti anche per le feste e che invece il personale sanitario sia ridotto durante un’emergenza mondiale e non riesca a refertare i tamponi?".

Michela Monti