"Cuore e tenacia per curare i nonni in Rsa"

Il reportage de La Nazione con la squadra speciale Girot al lavoro con un obiettivo: scongiurare il ricovero degli anziani positivi

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di Samantha Ferri

Si occupano di curare gli anziani positivi al Covid direttamente nelle Rsa evitando il ricovero ospedaliero. Sono i Girot, ossia i Gruppi intervento rapido ospedale territorio, e stanno svolgendo un lavoro fondamentale per seguire e curare i pazienti anziani contagiati dal Coronavirus nelle strutture in cui sono ospitati. A Pistoia i Girot seguono i diciotto positivi alla Rsa Villa Guidotti di Maresca e gestiscono i trentadue letti di cure intermedie Covid al vecchio ospedale del Ceppo. Inoltre tengono sotto sorveglianza le quindici Rsa, con visite e costanti contatti telefonici, di Pistoia e della Valdinievole. "I Girot intervengono sul territorio poiché è fondamentale poter intervenire direttamente nelle Rsa per esempio o direttamente dove si trovano gli anziani, per poterli curare in sicurezza ed evitare così di congestionare l’ospedale San Jacopo – commenta il direttore del Dipartimento specialistiche mediche dell’Asl Toscana Centro Giancarlo Landini –. Il team Girot è dotato di un elettrocardiografo, un ecografo ed altri strumenti che mettono il medico nelle condizioni di eseguire alcuni tipi di esame proprio come se si fosse in ospedale".

I Girot si occupano anche di gestire i pazienti del reparto di cure intermedie dell’ex Ceppo, ovvero di quei pazienti Covid che vengono dimessi dall’ospedale ma necessitano ancora di assistenza continua prima del rientro a casa oppure direttamente di casi Covid individuati nelle Rsa. Attualmente i trentadue posti letto del Ceppo sono tutti occupati. Tra questi alcuni ospiti di Villa Guidotti e della associazione San Gregorio Magno di Maresca, gli altri sono pazienti dimessi dall’ospedale di Pistoia o di Pescia. I Girot sono a conduzione geriatrica, formati da internisti, medici d’urgenza e infermieri. Il responsabile clinico del Girot pistoiese è il dottor Carlo Biagini, direttore del reparto di geriatria dell’ospedale San Jacopo, che lavora a stretto contatto con il dottor Landini e altri specialisti in totale accordo con i medici di base dei pazienti. I Girot erano stati organizzati per curare i malati no Covid a casa, ma, con la seconda ondata dell’emergenza sanitaria, da metà ottobre sono stati dirottati sui pazienti Covid delle Rsa per assisterli nelle strutture, limitando il più possibile il ricovero in ospedale.

"L’epidemia si contrasta in particolar modo rafforzando il territorio – sottolinea Landini –. Gli ospedali sono sotto pressione, ma proprio per allentarla i malati vanno curati di più e meglio fuori dall’ospedale. Per questo la collaborazione fra specialisti del Girot, giovani medici dell’Usca e medici di medicina generale è fondamentale. Solo uniti, facendo squadra ed implementando una rete di assistenza efficace, possiamo sperare di superare l’emergenza".