Si spegne la luce. Il Pisa resta al buio a Terni

Avanti con Moreo, gli umbri raggiungono e sorpassano i nerazzurri. Una sconfitta deludente: la corsa playoff si complica

Si spegne la luce. Il Pisa resta al buio a Terni

Si spegne la luce. Il Pisa resta al buio a Terni

di Saverio Bargagna

Minuto diciannove, secondo numero 57. Torregrossa, servito da Beruatto, colpisce di testa e la sfera sfila via alta sopra la traversa. In poco meno di venti minuti il Pisa crea tre occasioni da gol e gode di un meritato vantaggio grazie alla bellissima rete messa a segno da Moreo. Tutto perfetto? Sì, peccato che vi siano altri 70 minuti (più recupero) da giocare e in questo lasso di tempo il Pisa non riesca più a creare una sola occasione da rete. I nerazzurri, al contrario, finiscono gradualmente per arretrare il baricentro dell’azione e già dalla mezzora il taccuino inizia a riempirsi di verderosso. Nella ripresa, poi, la squadra di D’Angelo resta addirittura schiacciata: salvata da due traverse, il muro – come ad un certo punto pareva purtroppo prevedibile – cede a metà ripresa sotto i colpi di Favilli (su rigore) e Falletti.

In buona sostanza il Pisa perde con merito a Terni semplicemente perché la compagine di Lucarelli fa di più sotto ogni aspetto: infarcisce la prestazione di determinazione e grinta, vince i duelli e, alla lunga, prevale perfino con la qualità. Così a Nagy e compagni resta il rammarico di un’occasione ghiottissima perduta in chiave classifica e un ruolino deficitario. Nelle ultime sei partite si conta una sola vittoria, due pareggi e tre sconfitte. La matematica recita un bottino di appena cinque lunghezze, una media da playout nel momento clou della stagione: quanto basta per rischiare di compromettere il gran finale.

Era prevedibile che il Pisa dovesse rallentare il passo rispetto all’incredibile striscia di risultati positivi del girone d’andata conseguente all’arrivo di D’Angelo, il problema è che ultimamente il Pisa ha tirato il freno a mano. Il ko in Umbria non solo costringe i nerazzurri a restare all’ottavo posto, ma complica anche i piani e impone di guardarsi le spalle. Ternana, Palermo e Modena adesso rincorrono a tre punti di distanza e avere tre avversarie di nuovo in lizza rende tutto più complesso e annulla il margine di errore almeno nel futuro più imminente. Fra l’altro, al danno si aggiunge anche la beffa: nei cinque minuti in cui il Pisa subisce due sberle dalla Ternana, perde perfino Beruatto ammonito e in diffida. Come a dire, la partitissima di domenica prossima con il Bari parte già ad handicap.

Ora al netto dei tanti difetti che in queste ultime partite si stanno ripetendo e a fronte anche di un calo di rendimento dei singoli – l’involuzione di Morutan, è probabilmente la cosa più evidente ma anche l’ingresso di Gliozzi lascia basiti poiché preferisce il tacco alla clava – non bisogna correre l’errore di gettare tutto al macero. L’obiettivo playoff è ancora alla portata. Qualcuno potrebbe obiettare: giocando così è impossibile vincere gli spareggi, ed è vero. Ma, in realtà, sappiamo come la storia nel calcio possa cambiare all’improvviso disegnando traiettorie talvolta imprevedibili. I playoff potrebbero raccontare un nuovo campionato, come è già successo tante volte. Insomma, chiudere fra le prime otto è necessario per non gettare al vento una stagione altrimenti amara.