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"Pisa, fin qui tutto bene". Parola di Roan

Il regista de "I delitti del Barlume, grandissimo tifoso commenta la stagione di D’Angelo & C. E dà qualche consiglio a Chiellini

Nome e cognome non ingannino: il regista Roan Johnson, a dispetto del nome, è pisanissimo. Netto accento pisano, ma padre londinese e mamma materana, è cresciuto all’ombra della torre pendente e ha raccontato tanti spaccati della vita nostrana, da "I primi della lista" passando per "Fin qui tutto bene" e dal 2015 è alla regia de "I delitti del BarLume", ma è anche un grande tifoso del Pisa.

Quando ha iniziato a seguire le vicende nerazzurre?

"Mi portarono allo stadio da bambino negli anni della Serie A, ma il momento in cui ho vissuto più l’Arena è stato negli anni più bui, dopo la metà degli anni ‘90 quando vivevamo tra la Serie D e la Serie C2. Frequentavo la Curva e conoscevo ‘Bavone’ degli Sconvolts, lo avevo iniziato a frequentare ai tempi del Macchianera".

Adesso il Pisa si ritrova campione d’inverno in Serie B. Come la vive?

"Vivo questo risultato con molta trepidazione ed eccitazione. Siamo molto fortunati e come tifosi dobbiamo godercelo, ma incrociamo le dita perché sarebbe bello arrivare in fondo all’anno quantomeno arrivando ai playoff".

Lei curò la regia di un episodio di ‘4-4-2, il gioco più bello del mondo’, film prodotto da Virzì. Se il Pisa fosse un film, cosa racconterebbe?

"Mi piacerebbe raccontare un momento della storia del Pisa di Gattuso, a metà tra la promozione in Serie B e quei mesi turbolenti che portarono al cambio societario. Dalla vittoria contro ogni pronostico in Pisa-Foggia passando per Gavina che lavava i panni al buio con le bollette non pagate e Gattuso che si accollò anche molte spese. Fu anche grazie a lui che arrivarono i Corrado. Quel momento in cui rischiavamo di fallire sarebbe sicuramente un bel film da raccontare, un punto di svolta anche drammaturgicamente intenso della storia nerazzurra. Sarebbe stato anche un bellissimo documentario, come quello che racconta la ‘meravigliosa stagione fallimentare’ del Bari".

Lunedì la Serie B si riunirà col governo per decidere se fermare ancora il calcio o tornare a porte chiuse. Potrebbe essere un problema per il Pisa?

"Vivo tra Roma e Pisa, ma negli ultimi due anni con il Covid-19 non sono più riuscito neanche a portare i bambini all’Arena. Adesso per un po’ forse non ci torneremo ed è un peccato, son convinto che l’Arena sia una forza per questa squadra che in casa non perde da maggio. Il Pisa è una squadra solida dal punto di vista psicologico, speriamo che questa lunga pausa non possa essere un problema".

Cosa pensa del lavoro della società di questi anni?

"Come tifosi secondo me siamo dei privilegiati, abbiamo una proprietà con una visione e una solidità senza pari. Si è creato un binomio vincente. Mi auguro che Knaster decida anche in futuro di continuare ad affidare la gestione societaria alla famiglia Corrado, ci sono i margini per aprire un gran bel ciclo. Il direttore sportivo Chiellini ha fatto delle ottime scelte".

A proposito di Chiellini, come vede il mercato di gennaio?

"Io toccherei il meno possibile questa squadra, è un grande gruppo, una squadra con un sentimento comune, non vorrei essere nei loro panni, ma mi fido del lavoro di Claudio Chiellini che ha dimostrato di saperla lunga".

Michele Bufalino