Pericolo (secondo) giallo Le incognite del match

Non ci saranno raccomandazioni o richieste di attenzioni particolari. Non si può chiedere a nessuno di giocare una finale facendo attenzione ai cartellini. Però è indubbio che giovedì sera a Monza, il "pericolo giallo", ossia il rischio di beccarsi il secondo cartellino giallo che costringerebbe a saltare la finale di ritorno all’Arena, è un po’ più pressante per i nerazzurri, L’elenco dei diffidati del Pisa, infatti, non è solo più lungo, ma almeno sulla carta più pesante: il pericolo, infatti, riguarda elementi di primo piano del reparto offensivo, come Torregrossa e Lucca, ma anche baluardi della mediana, quali Nagy e Marin. A cui vanno aggiunti anche Beruatto e, soprattutto, Leverbe. Non perché il francese sia più importante degli altri cinque ma per la situazione d’emergenza che riguarda i difensori centrali, con Caracciolo definitivamente out ed Hermannsson che ci sarà sicuramente ma stringendo i denti. Monza-Brescia, invece, è stata una delle semifinali più corrette della storia dei play-off. Quasi decoubertiana, almeno a giudicare dal referto del direttore di gara Valeri di Roma. Dove sotto la voce "ammoniti" è segnato un solo nome: Houard del Brescia. Così i brianzoli si presentano alla finale d’andata con il casellario giudiziale sportivo quasi immacolato.

Sono solo tre, infatti, i diffidati di Stroppa: il nome più pesante è sicuramente quello di Barberis, altro grande ex, la testa pensante della mediana biancorossa. Poi c’è il talentuoso Machin e l’esperto difensore centrale Marrone. Il fatto, però, che l’attenzione si sia spostata soprattutto sui diffidati è comunque una buona notizia: significa, infatti, che l’infermeria non preoccupa e, dunque, che Hermannsson giovedì sarà regolarmente al suo posto al pari di De Vitis. Il nazionale islandese, ovviamente, andrà gestito con attenzione e parsimonia fino all’immediata vigilia: terapie e lavoro differenziato almeno fino alla seduta tattica dell’antivigilia, quando si riunirà al gruppo per provare schemi e assetto in vista della finale d’andata. All’U-Power Stadium, però, ci sarà. E questo, al momento, è l’unica cosa che conta.

Fra l’altro si lavora per cercare di portare all’Arena un maxi-schermo. Ma le problematiche tecniche sono numerose e l’impresa appare davvero difficile.

F.P.