La sfida. L’ostacolo casalingo: fa meno paura ai "galletti»

Il Pisa affronta l'Inter con un record migliore in casa. Entrambi reduci da sconfitte, i giocatori chiave sono Sibilli e Dorval. La sfida si preannuncia intensa.

L’ostacolo casalingo: fa meno paura ai "galletti"

L’ostacolo casalingo: fa meno paura ai "galletti"

I nerazzurri si apprestano a sfidare una formazione che, ironia della sorte, tra le mura amiche ha perso meno volte: il Pisa all’Arena Garibaldi ha commesso ben 5 scivoloni da inizio stagione, i "galletti" invece sono fermi a 4. C’è da sottolineare, però, che la metà di queste sconfitte è arrivata nel giro di tre settimane: lo scorso 16 marzo la formazione allora guidata da Beppe Iachini ha ceduto alla Sampdoria (0-1), ripetendosi il 5 aprile contro la Cremonese (1-2). Aggiungendo l’1-1 ottenuto con lo Spezia a inizio marzo, la striscia senza successi dei biancorossi arriva a tre partite: l’ultimo acuto casalingo è datato 17 febbraio (1-0 sulla Feralpisalò). Il Pisa, da parte sua, arriva da due sconfitte consecutive in trasferta, dove non sorride dalla gara di Cittadella dello scorso 3 marzo.

I giocatori ai quali gli uomini di Alberto Aquilani dovranno maggiormente fare attenzione sono l’ex Peppe Sibilli (nella foto quando giocava nel Pisa) e il cursore di fascia destra Emile Dorval. L’attaccante partenopeo, arrivato in Puglia in estate in prestito dal Pisa, è il calciatore che da inizio stagione ha cercato maggiormente i pali avversari: 68 tentativi con 17 conclusioni all’interno dello specchio, per una media di 2,5 tiri a partita. Il terzino francese Dorval invece è il biancorosso che lavora il maggior numero di palloni, risultando spesso un’ala aggiunta allo sviluppo della manovra in fase offensiva: il 78,3% dei 1367 passaggi tentati sono andati a buon fine (78 di questi sono cross per le punte nell’area di rigore avversaria). Il cursore transalpino ha toccato ben 736 palloni nei pressi della linea mediana e 431 nella trequarti campo offensiva, a ulteriore conferma della sua predilezione alla spinta. Se quindi le sue abilità dovranno essere tenute sotto controllo dalla fase difensiva nerazzurra, d’altro canto sulla sua fascia di competenza elementi come D’Alessandro e Matteo Tramoni potrebbero metterlo in serie difficoltà.

M.A.

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