La rimonta del Pisa: l’analisi degli ex: "Concretezza, gioco e Aquilani"

Piovanelli, Malasoma e Niccolini commentano la risalita: "Bene Barbieri, Marin, Caracciolo e Moreo"

di Michele Bufalino

PISA

Dal quindicesimo posto all’ottavo in sole due giornate. Il Pisa di Alberto Aquilani ha cambiato il proprio destino e adesso può concretamente provare a sognare i playoff, se manterrà lo stesso ruolino di queste ultime partite. Ma da cosa è dipeso questo cambiamento e chi sono i giocatori che hanno contribuito alla risalita nerazzurra? Ne parliamo con tre ex calciatori nerazzurri: Lamberto Piovanelli, Lido Malasoma ed Emiliano Niccolini. Per l’ex bomber della Serie A la parola d’ordine è "concretezza": "La squadra è davvero più concreta rispetto al passato e sono bastate queste due vittorie per cambiare il mondo nerazzurro - commenta Piovanelli - Il gioco, a dir la verità, non è ancora ad alti livelli, ma quello che conta sono i risultati. Prima non arrivavano, adesso sì. Speriamo che la squadra continui a dimostrare quello che ha mostrato anche nelle prossime partite".

Lido Malasoma, protagonista della rinascita del 1994, invece parla di una squadra che ha saputo evolversi imparando a soffrire: "Gli interpreti sono gli stessi, a parte l’avvicendamento tra i pali di Loria - commenta Malasoma - Il Pisa ha sofferto di più, è lo stesso di sempre, ma ora sta raccogliendo i frutti del buon lavoro svolto dall’allenatore. Vedo una squadra più concentrata anche oltre il novantesimo. Quel che era un punto debole, nell’ultima settimana è diventato un punto di forza. C’era chi chiedeva la testa dell’allenatore e invece la situazione è svoltata". Per l’ex capitano della Serie C a cavallo tra gli anni ‘90 e 2000 Niccolini invece il merito è da ascriversi ad Aquilani: "Ero convinto che in questo girone di ritorno il Pisa si sarebbe riscattato - confessa Emiliano Niccolini - Quella di Aquilani è un’idea di gioco che aveva bisogno di più tempo per attecchire".

Parlando invece dei giocatori simbolo di questa risalita, Piovanelli promuove Barbieri: "La sua crescita è stata fondamentale - ammette l’ex bomber -. Spero tanto che venga riscattato perché è davvero evoluto come calciatore, mentalmente, atleticamente e tatticamente. Sarà dura strapparlo alla Juventus".

Lido Malasoma invece premia i due capitani nerazzurri: "Marin e Caracciolo restano i simboli di questa squadra. Quest’ultimo era stato a mezzo servizio, ma il Pisa lo ha aspettato e ha fatto bene - dichiara Malasoma -. A livello psicofisico è strabordante. Marin invece ha appena raggiunto le 200 partite. Ha grinta e fame, senso di appartenenza".

Niccolini infine elogia Esteves e Moreo: "Il portoghese può essere l’oro del Pisa per il futuro. Quest’anno ha compiuto un vero salto di qualità - ammette l’ex difensore -. Confesso di essere anche un grande estimatore di Moreo. E’ uno di quei giocatori che danno l’anima in campo. Se potesse giocare insieme ad una prima punta renderebbe ancora di più. La società ha fatto bene ad investire su di lui".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su