IL PEGGIORE: ARTUR IONITA

Ionita è troppo spesso in ritardo e si prende il rosso. Anche Marin prosegue nella sua involuzione

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CALABRESI 5,5. La generosità non gli manca quando si tratta di spingere sulla fascia. Sono dolori, però, quando viene attaccato: Andersen, Ullmann e a metà ripresa Haps sono clienti scomodissimi da tenere a bada. Ci riesce più con mestiere che con eleganza, rimediando anche il giallo.

CANESTRELLI 5,5. Col fisico che ha, il numero 5 nerazzurro dovrebbe giganteggiare sui palloni alti. Invece tutti i cross che piovono nel cuore dell’area pisana sono una sofferenza. In occasione della rete veneziana si fa aggirare con troppa facilità da Novakovich.

BARBA 5,5. L’appunto sui cross e i palloni alti vale anche per il numero 93. Inoltre si lascia sfuggire Pohjanpalo in area nel secondo tempo: buon per lui che Nicolas c’è.

BERUATTO 5. Purtroppo è uno dei misteri della prima parte del campionato. Il terzino scintillante ammirato fino allo scorso maggio è andato disperso. In affanno in contenimento all’azione avversario, impreciso e poco incisivo quando si spinge in avanti.

NAGY 5,5. Nella prima frazione si esibisce nella migliore prova, da inizio stagione, in fase di costruzione della manovra e indicazione dei tempi di gioco. Si spegne alla distanza.

MARIN 5,5. Un passo avanti sul piano dell’intensità in fase di interdizione. Il livello della prestazione però cala drasticamente quando tenta di dare una mano dalla metà campo in su. La fascia di capitano sembra una zavorra psicologica. (Mastinu 6: Uno scampolo di partita: il più "sporco").

TRAMONI 5,5. Quando gli arriva la palla fra i piedi si ha la sensazione che possa accadere qualcosa di importante, però quasi sempre il folletto còrso finisce vittima della scarsissima incisività della fase offensiva. Tanto che termina la sua partita mettendosi in mostra maggiormente a protezione della propria area. (Tourè: sv).

SIBILLI 5. Il discorso fatto per Beruatto vale anche per l’attaccante napoletano. Peppe non riesce quasi più a trovare il guizzo giusto per saltare l’uomo. Si intestardisce nelle giocate e scivola gradualmente fuori dall’inerzia della gara. (Piccinini 6: tanta corsa e un grande spirito di sacrificio).

GLIOZZI 6,5. Tocca soltanto un paio di palloni con la fronte rivolta verso la porta. Nel primo sovrasta Ceccaroni di potenza e malizia e realizza un gol – il primo in nerazzurro – di rara importanza e ottima fattura. Nel secondo addomestica un lancio in piena area e per poco non beffa di nuovo tutta la difesa. In mezzo un lavoro enorme al servizio della squadra. (Cissè: sv).

ALL. MARAN 5. Doveva essere la sfida della riscossa sul piano offensivo, stando alle dichiarazioni della vigilia. Invece, a parte qualche giocata nella prima frazione, anche al "Penzo" il Pisa è parso troppo leggero dalla metà campo in su, Gliozzi a parte. Da salvare probabilmente c’è soltanto la voglia di soffrire da squadra emersa in un secondo tempo che ha comunque confermato tutti i limiti già visti nelle precedenti gare. Un po’ poco per "guardare al bicchiere mezzo pieno".

M.A.