
di Michele Bufalino
Un esercizio statistico a metà tra l’analisi e la suggestione, per provare a prevedere il futuro e la primavera del Pisa. I nerazzurri si trovano al sesto posto con 7 partite da giocare, ormai nel vivo della lotta per i playoff. Cosa è accaduto nelle ultime stagioni in Serie B (e Serie C) con D’Angelo in panchina? Esiste un minimo comune denominatore per le ultime giornate del torneo per i nerazzurri, playoff esclusi? Partendo a ritroso da questo viaggio indietro nel tempo bisogna innanzitutto vedere cosa è successo nella stagione scorsa, quando i nerazzurri conclusero il campionato al terzo posto in classifica e a soli 2 punti dal secondo posto. Nelle ultime 7 gare della stagione 2021-22 il Pisa ottenne 9 punti, dilapidando in larga parte il grande vantaggio che aveva ottenuto nei mesi precedenti e non affondando il colpo contro le dirette avversarie. In quelle ultime giornate furono solo 2 i successi per D’Angelo, contro i neopromossi del Como, 3-1 in casa, e contro il Frosinone (1-2 in esterna) all’ultima giornata. In mezzo 2 sonore sconfitte contro il Lecce (2-0) e, soprattutto, contro il Benevento (con un larghissimo passivo di 5-1), più i 3 pareggi contro Perugia (1-1), Brescia (0-0) e, soprattutto, Cosenza (1-1) alla penultima giornata, fatale per veder sfumare la promozione diretta contro la Cremonese. Con ben altri obiettivi e ben altre prospettive invece, l’anno precedente, nel corso della stagione 2020-21, il Pisa concluse il torneo al quattordicesimo posto, ottenendo 8 punti e vincendo, anche in questo caso, 2 partite, con 3 sconfitte e 2 pareggi. Spiccano i successi negli scontri di fascia contro il Cosenza (3-0) e contro la Virtus Entella (3-2 all’ultima giornata), mentre pesarono le sconfitte contro Brescia, Frosinone e Chievo. A conti fatti quell’annata fu la peggiore in Serie B per il nuovo corso nerazzurro, nonostante una salvezza tranquilla. Si va poi a ritroso fino al 2019-20, prima stagione da neopromossi, per i nerazzurri di D’Angelo. Sulle ali dell’entusiasmo arrivarono 11 punti nelle ultime 7 partite, pur il Pisa andando in leggera flessione di risultati sul finale, con 3 vittorie contro Cittadella, Trapani e Ascoli, 2 pareggi e 2 sconfitte. La stagione si concluse con il palo di Masucci nel pareggio contro il Frosinone che fece sfumare, grazie alla classifica avulsa, l’ultimo posto playoff.
Da questi numeri si può evincere che i nerazzurri, con il tecnico pescarese in panchina, ha viaggiato alla media di 9.33 punti su 21 disponibili nelle ultime giornate di campionato. Inutile dire che il Pisa dovrà fare molto meglio di così, se vorrà chiudere il torneo da una buona posizione nei playoff. Certo, ottenere circa 9 o 10 punti, porterebbe il Pisa a quota 54 o 55 punti in classifica, comunque peggio di qualsiasi altra soglia minima di partecipazione ai playoff degli ultimi anni. Del tutto irrilevanti (poiché i nerazzurri si trovavano in Serie C) ai fini statistici, le 6 vittorie su 7 partite della stagione 2018-19, ma se il Pisa si riscoprisse bello in primavera, allora potrebbe guardare la classifica da un’altra prospettiva.