Con in tasca il titolo di campione d’inverno arrivato dopo la vittoria di domenica scorsa sul parquet di Chiusi (65-70 il finale), l’Etrusca San Miniato guarda tutti dall’alto in basso e si prepara alla seconda parte del campionato che riparte con la trasferta di domenica prossima a Piombino. "Questi ragazzi si stanno comportando in maniera esemplare – è il commento di Andrea Stefanelli, direttore sportivo dell’Etrusca che quest’anno sta disputando il suo sesto campionato consecutivo di serie B –. La pandemia ci ha messo a dura prova, noi ma soprattutto i ragazzi. Vivono in una bolla, sono sempre insieme, escono solo per fare la spesa, fare gli allenamenti e le partite. A Natale hanno raggiunto le loro famiglie e il 27 dicembre si sono subito sottoposti a tampone per poi tornare in campo. Alla base dei risultati che stanno arrivando e che ci vedono in vetta al girone A2 di serie B c’è sicuramente la serietà di questo gruppo di ragazzi, disponibili al lavoro e ad ascoltare coach Federico Barsotti". I segreti dell’Etrusca San Miniato sono proprio questi. Alla base una società seria e ben strutturata, un gruppo dirigenziale capace e che riesce sempre a scegliere i giocatori non in base all’altezza o alle sole qualità tecniche ma anche e soprattutto facendo attenzione all’aspetto umano. Una scelta che negli ultimi anni ha ripagato. Anche lo scorso anno, quando i campionati vennero interrotti per la pandemia l’Etrusca era lassù, prima in classifica, nonostante gruppo giovane e poco esperto.
"Dobbiamo solo continuare così – dice Stefanelli – la società nonostante tutte le difficoltà del momento c’è. Abbiamo un medico che cura con grande meticolosità tutti i protocolli Covid, un preparatore atletico che ci invidiano in mezza Italia. L’Etrusca è patrimonio del paese, dobbiamo continuare a lavorare duramente e con grande dedizione. I risultati poi arriveranno di conseguenza. Serie A? È bello e doveroso sognare restando però con i piedi per terra. Per noi adesso è un lusso giocare in serie B, siamo orgogliosi del cammino che stiamo facendo. Poi chissà…".
Luca Bongianni