Dieci minuti di follia, il Pisa si butta via. Un avvio choc compromette tutta la partita

La rete di Gabrielloni dopo 90 secondi poi l’harakiri di Marin. Nella ripresa Barbieri illude, ma Cutrone la chiude in contropiede

Dieci minuti di follia, il Pisa si butta via. Un avvio choc compromette tutta la partita

Dieci minuti di follia, il Pisa si butta via. Un avvio choc compromette tutta la partita

di Saverio Bargagna

Anche se nell’essenza della classifica poco cambia (zero è sempre zero), le sconfitte hanno comunque gradazioni e colori diversi. Il ko con il Como – che alla luce del divario in classifica ci può anche stare –, rientra fra le débâcle più sgradevoli. In un contesto di 100 minuti, il Pisa riesce a restare in partita per poco meno di un terzo del tempo ma, soprattutto, compromette l’intero pomeriggio agli esordi del match. Tutto quello che si compie nei primissimi giri di gara ha un impatto preciso e determinante sull’andamento complessivo. Meno di novanta secondi e il centravanti Gabrielloni indirizza alle spalle di Loria un colpo di testa da posizione ravvicinata. 1-0. Al 4’ minuto l’arbitro Ferrieri Caputi prima assegna e poi toglie – grazie all’intervento del Var – un rigore al Como. E proprio mentre suona forte la campanella d’allarme il Pisa, di fatto, segna un gol nella propria porta attraverso un retropassaggio suicida di Marin al decimo minuto. 2-0.

Se anche la squadra di Aquilani – dopo queste due sberle – riesce gradualmente a riprendersi (correndo ancora qualche altro rischio), la sensazione è che i giochi siano già quasi del tutto chiusi. Frutto di un primo tempo davvero complesso in cui risaltano anche le scelte di Aquilani: il ritorno alla difesa a quattro, infatti, non convince affatto. Ma anche la rinuncia ad alcuni elementi chiave come Esteves fanno riflettere. Sia ben chiaro però: ciò che avviene nell’avvio disastroso di gara non è imputabile a un modulo o a un singolo.

Nella ripresa Aquilani torna alla difesa a tre, inserisce Esteves e D’Alessandro, e il Pisa riesce a rientrare in partita. Il gol di Barbieri – assegnato al Var – dà morale e conforto. Arriviamo, quindi ad una fase di gioco dove Como e Pisa si affrontano ad armi pari, almeno fino a quando Cutrone – a undici minuti dal termine – non finalizza al meglio un contropiede scaturito addirittura da un calcio d’angolo in favore dei nerazzurri.

Il difficile esame-Como lascia zero punti in classifica e riporta il Pisa al centro di quel limbo di mezza-classifica ancora più vicino ai playoff che ai playout. Resta tuttavia la consapevolezza che le prime sei della classe disputino – in un certo senso – campionato a sé, confinando Caracciolo e soci in quella parte mediana che aspira agli spareggi, ma deve ben guardarsi le spalle.

L’inverno nerazzurro, complice lo stop per le Nazionali, termina qui. Si torna in campo il primo aprile, fra quindici giorni, all’Arena contro il Palermo. Sperando che i frutti seminati in questi mesi freddi portino più fiori e profumi che spine.

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