Battaglia nella pioggia, il Pisa vince ancora

Partita complessa contro l’Ascoli: Torregrossa e Canestrelli decidono con un gol per tempo. Incredibile rimonta: raggiunta la zona playoff

di Saverio Bargagna

Vi sono più sentieri per raggiungere la medesima meta. La strada panoramica dalle trame scintillanti e dalle giocate da copertina – già percorsa con la Ternana –, e la via irta da traversare stringendo il bastone da pellegrino, tesi a scalare pendii sporchi e zeppi di insidie. Ecco, il Pisa è costretto a seguire questo percorso fangoso per piegare la coriacea resistenza dell’Ascoli, ottenendo come premio tre punti e un panorama invidiabile. La rincorsa del Pisa giunge a compimento entrando di diritto nella zona playoff con la conquista dell’ottavo posto. I freddi numeri riassumono un cammino emozionante e, se vogliamo, epico: 20 punti fatti in 10 gare, dodici formazioni superate e un tragitto senza sconfitte lungo quasi tre mesi. Se usiamo il termine "epico" è perché ricordiamo sempre da dove siamo partiti, ovvero dall’ultimo posto in classifica dopo una discreta fetta di campionato. Se consideriamo che a metà settembre questa squadra giaceva tremante in fondo alla graduatoria, si capisce come la rincorsa abbia un valore ancor più rilevante.

A contendere la posta all’Ascoli scende un Pisa non stellare, ma unito e solido proprio come invoca D’Angelo. Uno spirito guerriero fra la pioggia fitta e un avversario che non risparmia il gioco duro e contende ogni pallone. Stavolta il Pisa ottiene il massimo calciando in porta soltanto due volte: alla fine del primo tempo su rigore con Torregrossa, e allo scadere della ripresa con l’inzuccata da corner di Canestrelli. Due tiri e due gol. Non che la produzione ascolana sia più florida, ci mancherebbe. I bianconeri si presentano una sola volta al tiro in porta, con una conclusione telefonata al minuto numero 80.

Ma se il taccuino, come si sarebbe detto una volta, resta quasi intonso non è così per il cuore. Il match non è bello, ma è combattuto ed estremamente tattico. D’Angelo cambia tre schemi per avere la meglio su Bucchi: parte con il 4-3-2-1 con Linsadru Tramoni all’esordio assoluto dal primo minuto fra i professionisti, passa al 4-3-3 inserendo Morutan e Gliozzi a metà ripresa e chiosa con il 5-3-2 mettendo in campo quel Canestrelli che lo ripaga con l’inzuccata della serenità. Un Pisa che cambia forma adattandosi alle esigenze del momento e senza mai perdere la bussola. Il tutto senza gli occhi di Alex Knaster tornato all’Arena dopo la finale persa con il Monza.

Da sottolineare, anche se forse viene un po’ a noia, come continui il perfetto percorso di D’Angelo da media inglese: pareggio esterno e vittoria casalinga. E ora domenica alle 20.30 sfida dal sapore particolare contro il Frosinone, sempre più primo in classifica. D’Angelo può contare su un morale alle stelle, ma anche su una serie di calciatori che hanno riposato in toto o per larga parte del match odierno. Morutan e Gliozzi hanno sudato per poco più di mezzora, pochi minuti anche per Touré e Calabresi. Matteo Tramoni, De Vitis e Mastinu sono rimasti in panchina. Rus rientrerà dalla squalifica. Come dire, nella trasferta laziale D’Angelo potrà attingere anche ad un buon numero di interpreti fisicamente freschi. Una premessa niente male.