Accolto l’appello sul caso Obi: Marconi squalificato 10 giornate

La sentenza è stata pronunciata dopo l’udienza di questo pomeriggio. La difesa nei prossimi giorni valuterà l'appello

Michele Marconi

Michele Marconi

Pisa, 5 maggio 2021 – Tegola per Michele Marconi, squalificato dieci giornate dopo che la corte d’appello federale aveva riesaminato il caso sul ricorso della procura. Secondo l'accusa Marconi aveva rivolto la frase "la rivolta degli schiavi" durante Pisa-Chievo dello scorso 22 dicembre. Dopo la prima udienza del tribunale federale a marzo la Procura aveva impugnato la sentenza, rimandando tutto al secondo grado di giudizio della giustizia sportiva. L'udienza della Corte federale d’appello a sezione unite, solitamente attiva quando si decidono questioni particolarmente complesse, è durata un'ora in videoconferenza, dalle ore 15 alle ore 16, per analizzare le nuove prove portate dalla Procura Federale.

IL NUOVO DISPOSITIVO - “La Corte d’Appello federale, - si legge nella nota della Figc - accoglie il reclamo e, per l’effetto, ai sensi dell’art. 28, comma 2, C.G.S., irroga la sanzione della squalifica per 10 (dieci) giornate effettive di gara al calciatore Michele Marconi”.

LE NUOVE PROVE - Il collegio arbitrale, nell'ordinanza datata 1 aprile, sul reclamo n. RG 128/CFA/2010-2021, proposto dalla Procura federale in persona del Procuratore f.f., in data 14 marzo 2021 aveva chiesto alla Procura federale l'accertamento dei fatti in contestazione mediante l'acquisizione delle dichiarazioni dei calciatori Rigione e De Vitis, oltre a tecnici e giocatori che sedevano sulla panchina del Chievo, inoltre era stata chiesta l'acquisizione di un video comprensivo di audio dell'episodio in contestazione, oltre ai referti degli arbitri.

SENTENZA - Bisognerà ora attendere alcuni giorni prima di leggere la sentenza nella sua interezza, completamente diversa dalle motivazioni che portarono all'assoluzione in primo grado, grazie al nuovo materiale portato dalla procura nel corso dell'appello. La difesa nei prossimi giorni valuterà l'appello.

Michele Bufalino