Pisa, scritta sullo storico palazzo. Le telecamere hanno inquadrato i vandali

Una scritta simile è apparsa anche alla Cittadella

La scritta su Palazzo Reale

La scritta su Palazzo Reale

Pisa, 7 aprile 2019 - Sono in azione da alcuni giorni, a Pisa, i nemici giurati della bellezza, del decoro, dell’ordine, del rispetto dei beni comuni. Ma hanno le ore contate, perché d’ufficio sono state aperte le indagini per danneggiamento aggravato di edifici pubblici. Dopo le pietrate alle vetrate degli Arsenali Medicei, dove presto aprirà l’esposizione permanente delle Navi Romane, altri edifici pubblici che rappresentano la storia e la cultura di Pisa sono i nuovi bersagli di un gruppo (per ora anonimo) di sfaccendati che, giovedì e venerdì notte, ha imbrattato la facciata di Palazzo Reale e le mura della Cittadella.

La grossa scritta rossa «Police killa black Rottweiler», accompagnata da una stella rossa e da una pistola disegnate è apparsa ieri mattina sulla facciata «giallo pisano» di Palazzo Reale. Una scritta simile, con in più la sigla «C.E.P.» è stata segnalata anche alla Cittadella. La scoperta di questi «attacchi» subiti da due importanti monumenti della città ha offeso moltissimi pisani che hanno manifestato la loro indignazione sui canali sociali.

Nel frattempo, assessorato all’Ambiente, polizia municipale e polizia di stato si sono messi in moto per scovare i colpevoli e programmare la cancellazione degli orrori. Esclusa, subito dopo le verifiche di rito, la matrice politica di quelle scritte che, a quanto pare, oltre a non avere senso compiuto, dovrebbero avere a che fare con il testo di alcune canzoni di gruppi relegati nell’estrema periferia musicale.

La presenza delle telecamere davanti a Palazzo Reale e alla Cittadella ha permesso alla polizia giudiziaria di vedere chiaramente gli autori di questi atti: un gruppo di ragazzi, con beretti e cappellini, che nella notte di giovedì e nella notte di venerdì hanno imbrattato con le bombolette spray non solo Palazzo Reale e Cittadella ma altri edifici privati. La polizia è riuscita a ricostruire i loro spostamenti e presto saranno identificati.

Per domani è invece fissato il sopralluogo dei restauratori, concordato con Comune e organi competenti, per organizzare la cancellazione delle scritte. «L’Italia ha una legislazione troppo garantista nei confronti di questa fattispecie – dichiara l’assessore all’Ambiente Filippo Bedini –. Auspico una drastica inversione di tendenza nelle politiche di repressione per questi reati che solo apparentemente sono minori. Noi faremo la nostra parte usando il pugno duro. Non pensino questi delinquenti di poter dormire sonni tranquilli a Pisa». E conclude: «Stiamo organizzando, dopo anni di immobilismo amministrativo e implicita tolleranza, una guerra senza quartiere».