Rettore, urne aperte anche oggi Primo turno difficilmente decisivo

Si potrà votare anche giovedì e venerdì. Il programma e le dichiarazioni dei tre candidati per il post-Maccarella

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di Carlo Venturini

Urne elettroniche aperte per scegliere il nuovo rettore tra i tre candidati Riccardo Zucchi, Michele Marroni e Giuseppe Iannaccone. Si è votato ieri e si vota oggi, e poi il 22, 23 settembre. Sarebbe la prima volta in anni ed anni che possa uscire il vincitore al primo turno. Ieri hanno votato 1.174 persone a fronte di 3.312 aventi diritto (il 35,5%). La Nazione ha intervistato i tre candidati il giorno prima dell’apertura delle urne. Per Zucchi, ciò che non ha funzionato in passato è stata la crescente burocratizzazione, l’eccessiva regolamentazione, e l’emergere di tensioni inappropriate fra le diverse componenti del mondo accademico. Sugli altri candidati, Zucchi aggiunge: "Le differenze fra noi vanno ricercate, più ancora che nei singoli punti dei programmi, nella nostra storia e nell’idea generale che abbiamo della gestione dell’ateneo. Il professor Iannaccone punta, come me, a realizzare significative innovazioni. Difetta a mio parere nella definizione degli strumenti concreti per attuare quest’obiettivo, e nell’analisi dei relativi vincoli amministrativi e normativi. Il Prof. Marroni non mi pare sottolinei adeguatamente la necessità di superare metodi e strategie del passato per operare un salto di qualità".

Iannaccone: "Per età e storia personale gli altri candidati sono persone di grande esperienza ed equilibrio, ma legate a una visione datata dell’università, tanto che l’esperienza diventa una zavorra: vedono alcuni problemi ma propongono cure omeopatiche. Vedo che la nostra comunità vuole invertire la traiettoria di declino e portarsi alla pari delle grandi università. Ci vuole un metodo di governo basato sull’ascolto e il coinvolgimento di tutta la comunità universitaria, la separazione tra indirizzo e amministrazione".

Marroni ha dichiarato: "Rispetto al passato, è necessaria una maggiore condivisione della gestione dei processi decisionali e un potenziamento del dialogo fra dipartimenti e amministrazione. È fondamentale rafforzare il rapporto fra l’Ateneo, la città. Dovranno essere mantenute le politiche per gli studenti e le studentesse con disabilità e per quelli il cui percorso personale richiede particolare attenzione; è importante, inoltre, proseguire nelle politiche di reclutamento e di incentivazione alla presentazione di progetti di ricerca nazionali e internazionali. Chiunque sarà eletto, sarà rettore di Unipi. Per avviare un reale cambiamento, occorre una conoscenza capillare e trasversale delle strutture universitarie e delle relazioni che hanno con il territorio".