Porto di Marina, slittano i termini I francesi hanno fino al 31 marzo

Il tribunale offre un rinvio per la stipula del contratto definitivo. Un affare da 15 milioni di euro

Porto di Boccadarno

Porto di Boccadarno

La deadline è il 31 marzo, o meglio l’udienza è fissata per il 14 aprile. E’ in quella data che si conoscerà il destino del porto di Marina di Pisa, nell’ambito del concordato fallimentare presentato dalla società. Le prossime tappe di una vicenda che si protrae da anni le ha indicate ieri in consiglio comunale il sindaco Michele Conti, rispondendo a un question time presentato dal capogruppo di Diritti in comune, Ciccio Auletta, sull’acquisizione delle aree del porto da parte della società francese Propertier&co che al momento ha presentato una fidejussione di soli 100 mila euro a fronte di un prezzo d’acquisto complessivo di 15 milioni di euro fissato dal Tribunale.

"L’unica modifica sostanziale – ha osservato Conti – consiste nello slittamento di tre mesi (dal 29 dicembre scorso al prossimo 31 marzo) per la stipula del contratto definitivo e il ritardo è ritenuto di una entità tale da non compromettere la corretta esecuzione del concordato. Stante questa situazione, il Tribunale ha rinviato al 14 aprile la scadenza per verificare l’effettivo adempimento entro il 31 marzo e valutare se risultino superate le criticità che ad oggi non permettono di procedere con l’omologazione della procedura concordataria".

Si aprono dunque settimane cruciali per un’operazione, al momento l’unica tuttora in campo, capace di garantire la continuità aziendale a Boccadarno e dare finalmente avvio al piano di risanamento dell’azienda. Il potenziale acquirente, al momento, pare ancora interessato a perfezionare l’acquisto dei terreni e realizzare il villaggio residenziale capace di rendere definitivamente attrattiva tutta l’area portuale con la realizzazione non solo di appartamenti di qualità ma anche di una serie di importanti servizi.

Gab. Mas.