Piace il piano B: polo militare all’ex Gamerra

Il progetto della ‘smart-caserma’ per le Forze Armate elaborato dagli architetti Pagni e Tolaini che ha catturato l’ interesse del sindaco

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È proprio necessario consumare altro suolo quando di luoghi edificati e inutilizzati v’è già una quasi imbarazzante abbondanza? Non potrebbe essere questa, cioè la necessità di una nuova base per l’Arma, l’occasione giusta per dimostrare coerenza con i valori ecologisti così lautamente propagandati? Una possibilità esiste e sembra che abbia già catturato l’interesse del sindaco Conti. Si tratta del progetto del Polo Militare Unico che, poche settimane fa, un gruppo di architetti composto da Rino Pagni, Alessandro Tolaini e Vittorio Biondi, aveva illustrato proprio sulla Nazione. Il progetto, che prevede una smart-caserma e una smart-city nell’area della Gamerra, già nel 2014 era stato mostrato al ministero della Difesa, all’ex sindaco Marco Filippeschi e alla ex assessore all’urbanistica Ylenia Zambito i cui sguardi finirono però per concentrarsi su Ospedaletto, oggi fra i candidati per il progetto deliberato dal Governo. Pagni, Tolaini e Biondi ora ci riprovano. Qualche giorno fa hanno illustrato al sindaco Conti il loro progetto che parla anche la lingua delle rigenerazione urbana e della riqualificazione del quartiere di Porta a Lucca. Contemporaneamente, il gruppo di professionisti aspetta un cenno di risposta anche dal presidente della Regione Eugenio Giani e dalla sottosegretaria alla Difesa Stefania Pucciarelli che hanno ricevuto il fascicolo con il progetto. Il messaggio è molto semplice: nuovi volumi a patto che siano volumi dismessi. In pratica, prima di pensare a Coltano o a Ospedaletto, perché non l’area della Gamerra? Come avevano già spiegato, si risolverebbe in un sol colpo il problema Caserme e quello relativo alla Bechi Luserna, su cui il Comune ha gli occhi puntati da tempo nonostante il Ministero non sembra voglia cedere.

"Il nostro progetto – spiega Rino Pagni – prevedeva la dismissione della caserme cittadine, la non realizzazione della caserma equivalente a Ospedaletto e la realizzazione del Polo unico in ampliamento alla caserma Gamerra". In pratica, il gruppo di architetti aveva studiato un "bilanciamento dei pesi urbanistici in gioco, con lo scopo di non consumare territorio e rinaturalizzare le aree dismesse".

Nello specifico, aggiunge Pagni, "Il piano da noi elaborato era alternativo ad un vecchio progetto di trasferimento delle caserme, non completato; due caserme sono state cedute, ma della terza rimasta, cioè la Bechi Luserna, che è la più strategica per la città, non si prevede la cessione. Se questa venisse ceduta a beneficio della amministrazione civile, il reparto logistico qui stanziato potrebbe confluire nel Polo militare alla Gamerra", agevolando quindi i servizi, razionalizzando e migliorando decisamente la qualità della vita civile e militare". Nel progetto è prevista anche la possibilità di concentrarvi altri reparti e la creazione di una cittadella aperta alla popolazione civile, con un parco fluviale e abitazioni a impatto zero, con servizi e asili per tutto il quartiere di Porta a Lucca.

Eleonora Mancini