Pisa, droga e movida: maxi-sequestro. Arresti e denunce

Dal fornitore agli spacciatori: ricostruita la filiera. La base in negozi (una macelleria) di via Cattaneo

Operazione dei carabinieri

Operazione dei carabinieri

Pisa, 4 marzo 2021 - Da fuori Italia, alla provincia, fino al centro di Pisa. A introdurre la coca sul nostro territorio per i militari della Compagnia dei carabinieri di Pisa, sarebbe stato un uomo di origine albanese che abita a Santa Croce (arrestato a San Miniato nei mesi scorsi) ed, è stato già condannato a sei anni. Lui viene considerato al vertice di questo mercato che è stato smantellato. Perché l’attività è stata lunga, cominciata a gennaio 2021. Ieri, nuovi sviluppi. Tutto è partito dalla segnalazione dei cittadini che hanno notato movimenti in alcuni negozi, che fungevano da base, di via Cattaneo, una strada negli ultimi anni difficile in un quartiere che si è trasformato da dieci anni a questa parte. Le indagini tecniche e il riscontro: all’interno delle strutture (una macelleria, in particolare), gestite da stranieri, si confezionava e si distribuiva lo stupefacente che poi veniva spacciato nelle vicinanze, in Stazione, sul viale Gramsci e in piazza Vittorio. Una compravendita che portava con sé anche degrado.

La filiera. L’albanese avrebbe smerciato lo stupefacente a due marocchini (che lo avrebbero poi rivenduto, direttamente o con qualche tramite, a piccoli pusher) arrivando così al mercato della malamovida: al dettaglio avrebbe fruttato migliaia di euro. Quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite ieri nei confronti di due marocchini già in carcere (del ’75 e dell’83 di Santa Maria a Monte e Calcinaia), di un altro marocchino del ’72, sempre di Santa Maria a Monte, e di un tunisino del ’93 di Pisa. Hanno tutti precedenti specifici, è stato ricostruito. 7 le persone indagate (5 tunisine e due magrebine) tra cui anche commercianti. 5 i mesi di attività più intensa per gli uomini dell’Arma con la Sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile: non si è ancora conclusa. 8 le persone, in totale, arrestate in flagranza. Tre i fermi di polizia giudiziaria. Quasi 6 i chili di coca sequestrati insieme a 171mila euro. Importante la segnalazione dei residenti e la successiva osservazione.

«Un grazie di cuore ai carabinieri per aver accolto le nostre segnalazioni raccolte in più mesi e in diversi tavoli. Questa è la dimostrazione che la sinergia tra cittadini e forze dell’ordine porta a risultati per la città", afferma Niko Pasculli, presidente del comitato Porta Fiorentina. "Ancora una volta la collaborazione con le forze dell’ordine ha funzionato", commenta la presidente dell’associazione Sguardo di vicinato, Alessandra Orlanza. "Un altro gol messo a segno dai gruppi che, se anche nell’ombra (per autotutelarci), continuano l’attività di osservazione. Un grazie anche ai residenti che non si arrendono a degrado e illegalità".

Antonia Casini