Fase 2. "Bello essere al mare. Ma serve cautela"

Domenica di sole (e nuvole) senza restrizioni. Tutti felici ma preoccupati per la riapertura della Regioni: "Prevalga la responsabilità"

Ludovica Ferraro

Ludovica Ferraro

Pisa, 1 giugno 2020 -  In spiaggia sì. Ma in sicurezza. E con un timore molto diffuso: la riapertura delle Regioni che potrebbe essere un fattore di rischio ora che il contagio sta dando segni di forte cedimento. E’ quanto emerge dai bagnanti che ieri - tra nuvole ed occhiate di sole - hanno affollato il litorale assaporando il piacere del lettino dopo le durissime settimane di lockdown. Miria Innella di Calcinaia dice: "Bellissimo essere qui - spiega - e con queste modalità. Specie dopo che avevamo sentito, durante la fase acuta dell’emergenza, che semmai fossimo andati al mare avremmo trovato divisori in plexiglass e molte limitazioni. Invece possiamo goderci la spiaggia, in sicurezza ovviamente, ma anche con una certa libertà. Chiaramente i bagni devono essere attrezzati. le spiagge libere le trovo molto problematiche per le difficoltà nel distanziamento sociale e per il rispetto di tutte le norme di contenimento del contagio". Vito Giammarelli aggiunge: "Spiagge libere? Non me la sento di andarci, abbiamo preferito lo stabilimento organizzato. Benissimo essere al mare, ovviamente, ma siamo passati da una fase rigidissima ad un allentamento delle misure forse troppo veloce, serve grande attenzione". Fabrizio Leonisi , fiorentino, dice:

"Questo ritorno in spiaggia, non posso nascondere che lo stavo aspettando in gloria, ma l’apertura delle regioni forse è troppo affrettata, specie di alcune come la Lombardia e il Piemonte. Io ho scelto il bagno Siesta, che ha previsto misure ben precise per garantire la sicurezza di tutti e la piacevolezza della spiaggia; vediamo concretamente gli sforzi e le rinunce che hanno fatto per farci stare sereni sui lettini". Ludovica Ferraro, livornese che vive a Milano spiega: "ora sta ad ognuno di noi rispettare le regole che ci sono e ci aiutano a poter stare al mare in sicurezza. Riguardo alla riapertura delle regioni vale lo stesso ragionamento: ognuno deve dimostrare senso di responsabilità. Io spero di poter tornare a Milano dove vivo e da dove sono venuta via pochi giorni prima del lockdown. Felice di essere al mare e di esserci in sicurezza".  

Alessandra Luppichini, livornese: "spero che le persone dimostrino di aver capito e che ora sta a noi - dice -. Un’altra chiusura, a causa della ripresa della pandemia, sarebbe un dramma per l’economia con ripercussioni gravissime". Tiziana Sforzi ritiene prematura la decisione di riaprire le regioni: "E’ un aspetto che mi preoccupa, specie per quelle dove ancora il Covid-19 ha numeri importanti e mi riferiscono, ad esempio alla Lombardia - dice -. Per il resto sta andando benissimo. Io sono al Siesta ed ho trovato la spiaggia organizzatissima e nuovi servizi, come il servizio bar e ristorante direttamente all’ombrellone che aiutano ad evitare assembramenti". Da ieri c’è anche un app dedicata per fare le ordinazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA